L’arte della formazione stellare

L’arte della formazione stellare

Nubi di polveri e stelle neonate rivelano il loro splendore nell’inimitabile cromatismo di questo artistico paesaggio cosmico. L’immagine, ripresa nell’infrarosso dal telescopio WISE della NASA, immortala una regione di formazione stellare parte del complesso nebuloso molecolare di Rho Ophiuchi, a circa 400 anni luce di distanza da noi, nella Costellazione di Ofiuco, al confine con lo Scorpione.
Le molteplici tinte delle nubi mettono in evidenza i processi che vi si svolgono. È la luce a rivestire di colore la materia: le tonalità rappresentano diverse lunghezze d’onda della luce infrarossa. Blu e ciano mostrano luce emessa dalle stelle, mentre verde e rosso evidenziano in gran parte emissioni delle polveri. La ripresa abbraccia circa 14 anni luce, alla distanza stimata della Nube di Rho Ophiuchi.

Giovani stelle riscaldano le polveri facendole brillare nell’infrarosso, mentre stelle ancora in processo di formazione sono annidate nelle nubi, nascoste alla vista dei telescopi ottici, ma evidenti come puntini rosati a sinistra del centro della ripresa.
All’interno della nube ricca di idrogeno molecolare, materia prima per la nascita delle stelle, gli astronomi hanno individuato centinaia di giovani oggetti stellari, con età media di soli 300.000 anni. I colori riflettono le temperature e gli stadi evolutivi delle stelle: quelle più giovani, mostrate in rosa, sono ancora circondate da dischi gassosi che le nutrono nella crescita e sono luogo di formazione di pianeti. Stelle più evolute, che hanno già spazzato via la nube nativa, risplendono in blu.

La nebulosa biancastra brilla in luce infrarossa per le polveri riscaldate dalla radiazione di stelle vicine: si tratta di una nebulosa a emissione. Lo stesso vale per gran parte del gas diffuso nell’immagine, compresa la formazione bluastra in basso a destra.
Le aree più scure sono addensamenti di gas freddo e polveri, che bloccano la luce delle stelle di fondo. Anche se la luce infrarossa è in grado di penetrare le cortine opache delle polveri, alcune regioni sono così dense da rimanere impenetrabili.
Il colore si intensifica nel fulgore della zona rossastra, creato dalla stella centrale Sigma Scorpii, la cui luce viene riflessa dalla polvere circostante. Nell’immagine è possibile osservare alcune delle stelle più antiche nella nostra galassia: il primo ammasso globulare, M80, si trova in alto, sul bordo destro dell’immagine. Il secondo, NGC 6144, si trova vicino al bordo inferiore. Entrambi appaiono come piccoli gruppi compatti di stelle blu.

Immersa nel fluire di tinte rivelate da WISE, la Nube di Rho Ophiuchi permette agli astronomi di ricavare informazioni fondamentali sulle stelle e sul loro dinamico ambiente nativo.

http://www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_1913.html

Image Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA