Gli anelli dei centauri

Gli anelli dei centauri

Un team di ricercatori ha portato nuova luce sulle origini degli anelli recentemente scoperti attorno a due planetoidi conosciuti come centauri: i risultati suggeriscono l’esistenza di anelli attorno ad altri centauri. I risultati dello studio, il cui primo autore è Ryuki Hyodo (Kobe University Department of Planetology), sono stati pubblicati su Astrophysical Journal Letters.

I centauri sono una classe di planetoidi che orbitano attorno al Sole tra Giove e Nettuno, con le loro orbite passate o attuali che incrociano quelle dei pianeti giganti. Si stima che ci siano circa 44.000 di questi oggetti celesti con diametro che supera un chilometro.

Fino a tempi recenti si è ritenuto che i quattro giganti come ad esempio Saturno e Giove fossero i soli corpi celesti dotati di anelli all’interno del Sistema Solare. Tuttavia, nel 2014 osservazioni hanno rivelato che esistono anelli anche attorno al centauro 10199 Chariklo. In seguito gli scienziati hanno scoperto la probabile esistenza di anelli attorno ad un altro centauro, 2060 Chirone, ma l’origine degli anelli attorno a questi oggetti minori è rimasta un mistero.

Il team ha stimato la probabilità che i centauri passassero ad una distanza abbastanza ridotta vicino ai pianeti giganti in modo tale da essere distrutti o perturbati dalla loro azione gravitazionale. I risultati suggeriscono che il 10 percento di questi oggetti potrebbero aver sperimentato simili incontri ravvicinati. Sono state utilizzate simulazioni al computer per studiare l’effetto provocato nel caso i centauri fossero passati troppo vicino ai pianeti giganti.

I risultati variano a seconda di parametri come la velocità di rotazione dell’oggetto, la dimensione del suo nucleo, e la distanza del minimo avvicinamento ad un pianeta gigante. È stato scoperto che se il centauro fosse differenziato e avesse un nucleo di silicati coperto da un mantello ghiacciato, frammenti del centauro parzialmente distrutto tenderebbero a radunarsi attorno al corpo residuo di dimensione maggiore in una formazione a disco, da cui si originerebbero gli anelli.

I risultati suggeriscono che l’esistenza di anelli attorno ai centauri potrebbe essere più comune di quanto si ritenesse in precedenza. È altamente probabile che esistano altri centauri dotati di anelli e/o piccole lune in orbita, che attendono di essere scoperte da future osservazioni.

http://astronomynow.com/2016/09/19/origin-of-minor-planets-rings-revealed/

Image credit: ESO/L. Calçada/M. Kornmesser/Nick Risinger.