Il pasto delle stelle “fenicottero”

Il pasto delle stelle “fenicottero”

Il consumo di un pianeta o due nelle prime fasi della loro vita potrebbe spiegare perché alcune giovani stelle siano ricche di ferro, e quelle abitudini potrebbero averne cambiato il colore.

L’anno scorso, un team di scienziati guidati da Lorenzo Spina dell’University of São Paulo, in Brasile, ha suggerito che una stella giovane, particolarmente ricca di ferro, potrebbe avere ricavato i suoi metalli dall’aver inghiottito un pianeta all’inizio del suo sviluppo.

Ora, Emanuele Tognelli e Pier Giorgio Prada Moroni dell’Università degli Studi di Pisa, in Italia, hanno dimostrato come simili abitudini alimentari possano cambiare il colore delle stelle.

La coppia di ricercatori ha utilizzato simulazioni al computer per studiare ciò che accade quando pianeti di varie dimensioni (fino a 50 volte più massicci della Terra) vengono inglobati nello strato esterno di una giovane stella. Lo studio ha dimostrato che ingoiare uno o più pianeti contenenti ferro è sufficiente a cambiare la composizione chimica della stella, che assume una tinta rossastra.

“L’effetto principale dell’ingestione del pianeta è quello di aumentare il contenuto di metalli nella regione esterna della stella”, hanno detto i ricercatori. I metalli assorbono la luce a lunghezze d’onda più corte, rendendo marcata la tonalità rossa. È come quando i fenicotteri diventano più rosa grazie a tutti i gamberetti ricchi di pigmenti carotenoidi che gustano, ma su scala solare.

Dal momento che questo avviene nelle prime fasi dell’evoluzione di una stella, è difficile dire se stelle più mature abbiano avuto simili abitudini nella loro gioventù. Ma è possibile che il nostro Sole abbia ingoiato uno o più pianeti molto tempo fa, dicono Tognelli e Prada Moroni. “Il modello è eccellente,” dice Spina. “Tiene conto di tutti gli effetti derivanti da un evento così drammatico”.

C’è ancora molto da imparare, però. “Non sappiamo se le stelle ingeriscano pianeti frequentemente”, continua Spina. E poiché succede in modo rapido, è un evento difficile da osservare.

Credit Vanderbilt University