Lo Spettacolo della Nascita Stellare

Lo Spettacolo della Nascita Stellare

Questa immagine del Very Large Telescope dell’ESO ci offre un primo piano degli effetti spettacolari che le stelle neonate hanno sul gas e sulle polveri da cui sono formate. Anche se le stelle stesse non sono visibili, il materiale che hanno espulso collide con le nubi di gas e polveri circostanti, creando un paesaggio surreale di brillanti archi, bolle e filamenti.

La regione di formazione stellare NGC 6729 fa parte di uno dei vivai stellari più vicini alla Terra e uno dei più studiati. Questa immagine riprende una parte di questa regione strana e affascinante.

Le stelle si formano nella profondità di nubi molecolari e le prime fasi del loro sviluppo non possono essere osservate in luce visibile a causa dell’oscuramento provocato dalle polveri. In questa immagine ci sono stelle molto giovani in alto a sinistra. Anche se non possono essere viste direttamente, lo scompiglio che hanno provocato nel loro ambiente domina il quadro. Getti di materiale ad alta velocità che viaggiano lontano dalle stelle neonate fino ad un milione di chilometri all’ora si schiantano col gas circostante, creando onde d’urto. Queste onde portano il gas a brillare e creano gli archi incandescenti dagli strani colori e le bolle conosciute come oggetti Herbig-Haro.

In questa immagine gli oggetti Herbig-Haro formano due linee che indicano le direzioni probabili del materiale espulso. Una si estende dall’angolo in alto a sinistra fino al centro in basso, terminando nel brillante gruppo circolare di macchie incandescenti e archi proprio sotto al centro. L’altra inizia vicino al bordo in alto a sinistra dell’immagine e si estende fino alla destra del centro. La peculiare struttura luminosa a forma di scimitarra in alto a sinistra è probabilmente dovuta alla luce stellare riflessa dalla polvere e non è un oggetto di Herbig-Haro.

Questa immagine a falsi colori è stata creata da riprese dello strumento FORS1 sul Very Large Telescope, tramite due diversi filtri che isolano la luce emessa dall’idrogeno brillante (in arancio) e dallo zolfo ionizzato (in blu). I diversi colori nelle varie parti di questa violenta regione di formazione stellare riflettono le diverse condizioni: ad esempio, dove lo zolfo ionizzato è brillante (in blu) le velocità del materiale in collisione sono relativamente basse, e questo aiuta gli astronomi a svelare ciò che sta accadendo in questo dramma spettacolare.

http://www.eso.org/public/news/eso1109/

Credit: ESO/Sergey Stepanenko