Forme di Vita Semplici Comuni nell’Universo

Forme di Vita Semplici Comuni nell’Universo

 

Sorprendentemente gli scienziati hanno individuato microbi complessi in una roccia dell’età di ben 3,5 miliardi di anni. Questo implica che la vita sulla Terra possa essere sbocciata ed essersi evoluta molto rapidamente. La scoperta non solo suggerisce che la vita sul nostro pianeta abbia avuto origine circa 4 miliardi di anni fa, ma contribuisce anche a supportare la teoria sempre più diffusa che forme di vita semplici siano molto più comuni nell’Universo di quanto si possa pensare.

In uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences i ricercatori hanno confermato che gli antichissimi fossili trovati in rocce nell’Australia occidentale contengono 11 microbi complessi, che fanno parte di cinque specie distinte. “Già 3,465 miliardi di anni fa la vita sulla Terra era diversificata; è chiaro”, ha detto J. William Schopf, professore di paleobiologia all’University of California, Los Angeles, e primo autore dello studio. “Questo ci dice che la vita ha avuto inizio ben prima e conferma che non sia stato difficile per la vita primitiva formarsi ed evolvere in microrganismi più avanzati”.

Per analizzare i microbi i ricercatori hanno utilizzato uno strumento chiamato spettrometro di massa di ioni secondari (secondary ion mass spectrometer, SIMS), uno dei pochi esistenti al mondo. Il metodo consiste nel bombardare il campione con un fascio di ioni ed analizzare gli ioni prodotti dal bombardamento. La tecnica garantisce un’altissima sensibilità nel rilevare sostanze presenti in traccia e un’eccellente risoluzione in profondità. Misurando il rapporto tra isotopi di carbonio-12 e carbonio-14, questo strumento ha aiutato gli scienziati a determinare l’anatomia dei microbi, e come siano vissuti. “La differenza nei rapporti tra isotopi di carbonio è correlata con le loro conformazioni”, ha detto John Valley dell’University of Wisconsin-Madison, uno degli autori. “I rapporti individuati sono caratteristici di funzione biologica e metabolica”.

Basandosi sulle analisi chimiche i ricercatori hanno concluso che gli 11 microbi fossili appartengono a 5 diversi gruppi tassonomici. Alcuni appartenevano ad un tipo di batteri ora estinti del dominio Archaea, mentre altri erano più simili a specie microbiche presenti ancora oggi. Le analisi suggeriscono inoltre che i microbi siano esistiti quando c’era davvero poco ossigeno presente nell’atmosfera terrestre.

Secondo Schopf il processo di fotosintesi, come lo conosciamo oggi, non si era probabilmente ancora evoluto e l’ossigeno non sarebbe apparso sulla Terra prima di mezzo miliardo di anni più tardi. Pertanto è possibile che l’ossigeno abbia avvelenato e ucciso questi microbi primordiali. In ogni caso i risultati dimostrano che si tratta di un intero gruppo primitivo e particolare di organismi. Le loro strutture varie e complesse in un periodo così precoce della storia della Terra dimostrano che la vita può essersi originata ed essere evoluta più rapidamente di quanto si potesse pensare.

Secondo i ricercatori, se mettiamo queste scoperte insieme alla considerazione che un enorme numero di stelle sono presenti nell’Universo, e al fatto che le recenti scoperte dimostrano quanto siano comuni gli esopianeti, la probabilità che la vita esista altrove nell’Universo non è mai stata così forte. “Se ci sono le giuste condizioni, sembra che la vita nell’Universo potrebbe essere molto diffusa. L’evidenza che un gruppo vario di microrganismi fosse già evoluto così presto nella storia della Terra rafforza la tesi che la vita semplice esista altrove nell’Universo, perchè sarebbe estremamente improbabile che si sia formata rapidamente sulla Terra, ma non sia sbocciata da nessun’altra parte”, ha concluso Schopf.
[ Barbara Bubbi ]

http://astronomy.com/news/2017/12/oldest-fossil-ever-found

http://www.sci-news.com/paleontology/simple-life-forms-common-universe-05549.html

Image credit: Reimund Bertrams