La Grande Nube di Magellano

La Grande Nube di Magellano

Sia la Grande Nube di Magellano che la sua compagna, la Piccola Nube, sono facilmente visibili ad occhio nudo e sono sempre state familiari agli osservatori del cielo notturno nell’emisfero australe. Chi ha portato le galassie nane all’attenzione degli Europei è stato l’esploratore portoghese Ferdinando Magellano con il suo equipaggio, che le osservò durante un viaggio di circumnavigazione terrestre nel 1519. Tuttavia, pare che l’astronomo persiano Abd Al-Rahman Al Sufi e l’esploratore fiorentino Amerigo Vespucci abbiano registrato la presenza della Grande Nube di Magellano nel 964 e nel 1503, rispettivamente.

A circa 200.000 anni luce dalla Terra, la Grande Nube, immortalata in questa immagine straordinariamente definita, fluttua nello spazio in una lunga e lenta danza attorno alla nostra galassia. Vaste e dense nubi di gas al suo interno gradualmente collassano per formare nuove stelle. A loro volta, queste stelle illuminano le nubi gassose di un tripudio di colori, come avviene per la nota Nebulosa Tarantola, qui visibile in basso rispetto al centro, una gigantesca regione di formazione stellare che abbraccia oltre un migliaio di anni luce. La Grande Nube ha una massa circa un decimo rispetto a quella della Via Lattea, si illumina del bagliore di circa 20 miliardi di stelle e si estende per quasi 15.000 anni luce.

Image Credit & Copyright: Alessandro Cipolat Bares

https://apod.nasa.gov/apod/ap190905.html

APOD
2019 Sep 05