08 Feb 2019 La Via Lattea degli Antichi Aborigeni
In un mondo antico in cui il fuoco risplendeva come unica luce, la notte si illuminava della grandiosità della Via Lattea, con le sue stelle lucenti e le oscure cortine di polveri cosmiche. Forme fantastiche, sia brillanti che tenebrose, disegnate dalle stelle e dalle nubi, accendevano l’immaginazione dei nostri antenati. Così nacque nel mito degli Aborigeni il Grande Emù celeste, riconoscibile seguendo le forme sinuose della Via Lattea in questa straordinaria immagine, ripresa in Australia prima dell’alba del 2 Febbraio. Memorie di popoli antichi che sin dall’inizio della storia umana hanno vissuto sotto i cieli del Sud.
L’oscura Nebulosa Sacco di Carbone, visibile in alto a destra, definisce la testa dell’Emù cosmico, il cui corpo si allunga verso il basso, percorrendo con lo sguardo le forme delle nubi nere che si frappongono al bagliore stellare della Via Lattea. La Nebulosa Sacco di Carbone, situata a circa 600 anni luce di distanza nella costellazione della Croce del Sud, è nota agli abitanti dell’emisfero australe da migliaia di anni, ma la sua esistenza fu segnalata per la prima volta in Europa dall’esploratore spagnolo Vicente Yáñez Pinzón nel 1499. La Luna, visibile in basso nella ripresa, è sovrastata dal bagliore dei pianeti Venere e Giove, e della stella rossastra Antares, mentre Saturno fa capolino tra le alture, in basso a destra rispetto alla luce lunare.
[ Barbara ]
Image Credit & Copyright: Alex Cherney (Terrastro, TWAN)
https://apod.nasa.gov/apod/ap190208.html
Astronomy Picture of the Day
2019 February 8