L’Alone di una Galassia Starbust

L’Alone di una Galassia Starbust

Gli astronomi hanno utilizzato un radiotelescopio nell’outback australiano per osservare l’alone di una vicina galassia starbust con dettaglio senza precedenti.

Una galassia starbust è una galassia che sperimenta un periodo di intensa formazione stellare e questa, nota come NGC 253 o Galassia dello Scultore, si trova a circa 11,5 milioni di anni luce dalla Terra.

“La galassia è famosa in quanto bella e vicina a noi, e perché ciò che sta accadendo al suo interno è piuttosto straordinario. La Galassia dello Scultore sta formando stelle ad un tasso di cinque masse solari per anno, molto più rapidamente della Via Lattea”, ha detto Anna Kapinska, dell’University of Western Australia, a guida dello studio.

La galassia presenta un enorme alone di gas, polvere e stelle, che non è stato osservato in precedenza a frequenze sotto i 300 MHz. L’alone ha origine da “fontane” galattiche provocate da formazione stellare nel disco e da un supervento che proviene dal nucleo della galassia.

Lo studio ha utilizzato dati della survey ‘GaLactic and Extragalactic All-sky MWA’, o GLEAM, che utilizza il radio telescopio Murchison Widefield Array (MWA) in Western Australia.

“Grazie alla survey GLEAM siamo stati in grado per la prima volta di osservare questa galassia in tutto il suo splendore con sensibilità senza precedenti a basse frequenze radio”, ha detto Kapinska. “Abbiamo potuto osservare l’emissione radio di elettroni accelerati da esplosioni di supernova e spiraleggianti lungo le linee di campo magnetico, e l’assorbimento da parte delle dense nubi di plasma”.

“Andando a fondo nei meccanismi che stanno provocando l’intensa formazione stellare in questa galassia possiamo comprendere meglio come si formino altre galassie, come crescano e cambino nel corso del tempo”, conclude Lister Staveley-Smith, uno degli autori dello studio.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine la galassia NGC253 starburst galaxy nell’ottico (in verde; SINGG Survey) e nel radio (in rosso; GLEAM). Le regioni di attiva formazione stellare sono evidenziate in blu (SINGG Survey; Meurer+2006). Credit: A.D. Kapinska, G. Meurer. ICRAR/UWA/CAASTRO

Credit: A.D. Kapinska, G. Meurer. ICRAR/UWA/CAASTRO

https://phys.org/news/2017-03-astronomers-probe-swirling-particles-halo.html