La Scoperta di una Rarissima Pulsar

La Scoperta di una Rarissima Pulsar

Utilizzando osservazioni del telescopio NuSTAR, un team di astronomi ha scoperto una nuova pulsar millisecondo a raggi X. L’oggetto, chiamato IGR J17591−2342, appartiene a un tipo molto raro di pulsar a raggi X, le AMXP (accreting millisecond X-ray pulsar): stelle di neutroni altamente magnetizzate e in rapidissima rotazione, che emettono radiazione X cannibalizzando una piccola stella compagna.

Le pulsar a raggi X esibiscono variazioni periodiche nell’intensita dei raggi X, che possono durare una frazione di secondo. Nelle AMXP il trasferimento di massa di lunga durata da una piccola stella compagna sulla pulsar provoca l’accelerazione della rotazione della pulsar stessa. IGR J17591−2342 contiene una massa maggiore di quella solare in un diametro di poche decine di chilometri e fa parte di un sistema binario compatto, accoppiata ad una stella normale. La materia sottratta alla malcapitata compagna si dispone in un disco che va ad accrescere la massa della pulsar e l’elevata temperatura raggiunta dal disco fa sì che il sistema emetta radiazione X. Fino ad oggi sono state scoperte soltanto una ventina di AMXP, con periodi di rotazione che vanno da 1,7 a 9,5 millisecondi. Per ampliare la lista di questi oggetti particolari, la comunità scientifica sta attivamente dando la caccia a queste sorgenti utilizzando telescopi come Nuclear Spectroscopic Telescope Array (NuSTAR) della NASA.

Un gruppo di ricercatori guidato da Andrea Sanna dell’Università di Cagliari, Italia, ha identificato una nuova AMXP grazie a NuSTAR, effettuando osservazioni aggiuntive con il Neutron Star Interior Composition Explorer (NICER) a bordo della Stazione Spaziale. Secondo lo studio il periodo di pulsazione di IGR J17591−2342 è di 1,9 millisecondi e il periodo orbitale del sistema è di circa 8,8 ore. La massa della stella di neutroni ha un valore di circa 1,4 masse solari, mentre la massa minima della stella compagna risulta 0,42 masse solari. IGR J17591−2342 è localizzata vicino al centro della nostra galassia, a circa 28.000 anni luce di distanza dalla Terra. Gli autori dello studio sottolineano che la loro scoperta arricchisce il numero di questi oggetti estremi, derivanti dall’esplosione di una stella in supernova ed essenziali per la nostra comprensione delle fasi tardive dell’evoluzione stellare.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine impressione artistica di una pulsar a raggi X
Copyright NASA/Dana Berry

https://phys.org/news/2018-09-accreting-millisecond-x-ray-pulsar.html