La pulsar a raggi X più lenta di sempre

La pulsar a raggi X più lenta di sempre

Gli astronomi hanno scoperto che una pulsar a raggi X, nota come AX J1910.7+0917, ha il periodo di rotazione più lento conosciuto tra gli altri oggetti del suo tipo. Il team, guidato da Lara Sidoli dell’INAF ha pubblicato i risultati su arXiv.

Le giovani stelle massicce muoiono esplodendo come supernove. Durante questo processo spazzano via gli strati esterni di materiale e il nucleo collassa, diventando, nel caso di stelle con massa tra 10 e 20 volte quella solare, una stella di neutroni molto densa e compatta. Le pulsar sono stelle di neutroni in rapida rotazione, la cui radiazione elettromagnetica in fasci ristretti, simili a quelli di un faro, è osservata come impulsi radio emessi ad intervalli estremamente regolari. Questi oggetti fortemente magnetizzati ruotano assai rapidamente, compiendo centinaia di rivoluzioni al secondo.

Le pulsar a raggi X sono sorgenti che mostrano variazioni periodiche nell’intensità della radiazione X e sono costituite da una stella di neutroni altamente magnetizzata in orbita con una stella compagna normale. In sistemi binari di questo tipo l’emissione di raggi X è innescata dal rilascio di energia potenziale gravitazionale, man mano che la pulsar divora materiale dalla stella compagna.

AX J1910.7+0917 è stata rilevata dall’Advanced Satellite for Cosmology and Astrophysics (ASCA) del Giappone nel 2001 come parte dell’ASCA Galactic Plane Survey (AGPS). È stata classificata inizialmente come una sorgente di raggi X relativamente debole e le sue pulsazioni sono state scoperte nel 2011 grazie a dati dell’Osservatorio Chandra. La recente analisi del team ha consentito di rivelare maggiori dettagli su questo oggetto raro ed estremo.

In particolare gli scienziati hanno scoperto che il periodo del segnale di raggi X è 36.200 secondi, tale da rendere questa pulsar a raggi X quella a più lenta rotazione mai rilevata. Il team ritiene che questo periodo di rotazione estremamente lungo della pulsar possa essere spiegato in base ad un modello quasi sferico di accrescimento, anche se saranno necessari ulteriori dati per la conferma di questa ipotesi.
[ Barbara Bubbi ]

https://m.phys.org/news/2017-05-ax-j191070917-slowest-x-ray-pulsar.html

Credit: NASA