09 Feb 2017 Una cometa in pasto alla nana bianca
Gli scienziati, utilizzando il telescopio Hubble, hanno osservato per la prima volta un massiccio oggetto simile ad una cometa fatto a pezzi e disperso nell’atmosfera di una nana bianca. L’oggetto distrutto aveva una composizione chimica simile alla Cometa di Halley, ma era 100.000 volte più massiccio della famosa controparte.
Il team internazionale di astronomi ha osservato la nana bianca WD 1425+540, ad una distanza di circa 170 anni luce dalla Terra nella costellazione di Boote. Mentre i ricercatori studiavano l’atmosfera della nana bianca utilizzando il telescopio Hubble e il telescopio del Keck Observatory, hanno trovato prova di un oggetto simile a una massiccia cometa in caduta verso la stella, mentre veniva distrutto dalle forze mareali della stella stessa.
È stato determinato che l’oggetto aveva una composizione chimica simile alla famosa Cometa di Halley nel nostro Sistema Solare, ma era 100.000 volte più massiccio e con una percentuale di acqua due volte maggiore. Le analisi spettrali evidenziano che l’oggetto era ricco di elementi essenziali per la vita, inclusi carbonio, ossigeno, zolfo e azoto.
Questo studio rappresenta la prima rilevazione di azoto nei detriti in caduta su una nana bianca. Siyi Xu dell’European Southern Observatory, a guida dello studio, spiega l’importanza della scoperta: “L’azoto è un elemento importante per la vita come la conosciamo. Questo oggetto particolare è piuttosto ricco di azoto, più di qualsiasi altro oggetto osservato nel Sistema Solare”.
Conosciamo oltre una dozzina di nane bianche che sono state contaminate da detriti in caduta appartenenti ad oggetti rocciosi, ma questa è la prima volta che viene osservato un corpo fatto di materiale ghiacciato e simile a quello di una cometa nell’atmosfera di una nana bianca. Queste scoperte evidenziano la presenza di una fascia di oggetti simili a comete in orbita attorno alla nana bianca. A quanto pare questi corpi celesti sono sopravvissuti all’evoluzione dell’astro da stella di sequenza principale, simile al Sole, a gigante rossa infine collassata in una piccola, densa nana bianca.
Il team ha inoltre preso in considerazione come l’oggetto massiccio abbia potuto abbandonare l’orbita originale per poi collidere con la sua stella. Il cambiamento nell’orbita potrebbe essere stato causato dagli effetti di una distribuzione gravitazionale finora non individuata, come pianeti sopravvissuti che hanno perturbato la cintura di comete. Un’altra spiegazione potrebbe essere che una stella compagna della nana bianca abbia disturbato la cintura e indotto il trasferimento di oggetti verso la nana bianca. Il cambiamento nell’orbita potrebbe derivare anche da una combinazione di questi due scenari.
La Fascia di Kuiper nel Sistema Solare, che si estende al di là dell’orbita di Nettuno, è sede di pianeti nani, comete e molti altri piccoli oggetti rimasti dalla formazione del nostro sistema. La nuova scoperta fornisce un’evidenza osservativa che supporta l’ipotesi della presenza di corpi ghiacciati anche in altri sistemi planetari, sopravvissuti alle varie fasi di evoluzione nella storia della stella.
[ Barbara Bubbi ]
https://www.spacetelescope.org/news/heic1703/
Image credit: NASA, ESA, and Z. Levy (STScI)