Messier 100

Messier 100

La galassia Messier 100, o M100, mette in mostra i suoi vortici di spirale in questa immagine a infrarossi del telescopio spaziale Spitzer. I bracci di spirale arcuati composti di polvere e gas, che ospitano regioni di formazione stellare, brillano splendenti se osservati nell’infrarosso.

M100 è un classico esempio di una grande galassia a spirale, con bracci importanti e ben definiti che si svolgono dal centro caldo verso i bordi più freddi della galassia. Si trova a circa 55 milioni di anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione della Chioma di Berenice.

Nel centro possiamo osservare un anello marcato di calda, brillante polvere che circonda il nucleo galattico interno. Spostandosi più lontano, i bracci di spirale terminano verso i bordi della galassia, dove predominano spessi strati di polvere. Oltre i confini delle nubi di polvere, una debole bagliore blu di stelle si estende al confine del disco galattico.

Due piccole galassie compagne, note come NGC 4323 e NGC 4328, appaiono come macchie blu sfocate nella parte superiore dell’immagine. Queste galassie lenticolari sono praticamente libere da polvere e non presentano il bagliore verde-rossastro osservabile nella loro vicina più grande. La forma di M100 viene probabilmente perturbata da interazioni gravitazionali con queste galassie.

M100 è stata scoperta nel 1781 e si estende per circa 160 mila anni luce, circa una volta e mezzo la dimensione della nostra Via Lattea. Studiando queste immagini a infrarossi, gli astronomi possono tracciare la struttura delle stelle e della polvere, e studiare il modo in cui le galassie si sono formate.

Le regioni verdi rivelano nubi di polvere che brillano per la luce delle stelle circostanti. Le lunghezze d’onda infrarosse più lunghe, che tracciano il bagliore delle polveri più calde, sono sovrapposte in rosso. Questa visualizzazione fornisce alle aree di formazione stellare più attive un bagliore bianco/rossastro, particolarmente evidente nell’anello centrale. Le stelle brillano più luminose a lunghezze d’onda infrarosse più corte, mostrate qui in blu. I puntini blu che coprono l’intera immagine sono stelle che si trovano tra noi e la galassia.

La luce infrarossa a 3,6 e 4,5 micron viene mostrata in blu/ciano, rivelando soprattutto il bagliore della luce stellare. La luce a 8 micron è resa in verde e a 24 micron in colore rosso, e indica rispettivamente le componenti più fredde e più calde della polvere.

http://www.spitzer.caltech.edu/images/5212-sig12-008-Hot-and-Cold-in-the-M100-Galaxy-

Credit NASA/JPL-Caltech