Tre pianeti per due stelle

Tre pianeti per due stelle

Un team di scienziati del Carnegie Institution for Science ha individuato 3 pianeti giganti in un sistema stellare binario composto da due stelle “gemelle”. Una delle stelle ospita due pianeti e l’altra un terzo pianeta. Si tratta del sistema binario più stretto mai osservato tra quelli in cui attorno ad entrambe le stelle orbitano dei pianeti. La scoperta potrebbe aiutare a comprendere l’influenza che hanno i pianeti giganti come Giove sull’architettura di un sistema planetario.

Le nuove scoperte derivanti dallo studio dei sistemi planetari potrebbero fornire chiarimenti sulla struttura del Sistema Solare, anche se finora i cacciatori di esopianeti hanno individuato sistemi molto differenti dal nostro. Sembra che i pianeti della dimensione di Giove siano piuttosto rari, in quanto sono stati trovati attorno ad una piccola percentuale di stelle. Questo è interessante, perchè la gravità di Giove ha probabilmente avuto una grande influenza sull’architettura del nostro Sistema Solare durante il periodo della sua formazione, quindi la scarsità di pianeti simili a Giove potrebbe spiegare perché il nostro sistema sia differente da tutti gli altri trovati finora.

Il nuovo studio, pubblicato su The Astronomical Journal, è basato sui dati del Planet Finder Spectrograph, montato sul telescopio Magellan Clay all’Osservatorio di Las Campanas, in grado di scovare pianeti giganti con orbite lunghe o decisamente ellittiche, piuttosto che circolari, come nel caso del nuovo trio di esopianeti.

“Stiamo cercando di scoprire se pianeti giganti come Giove abbiano frequentemente orbite lunghe e/o eccentriche”, ha spiegato Johanna Teske, a guida dello studio. “Se è così, potrebbe essere un importante indizio per svelare il processo in base al quale si è formato il Sistema Solare, e potrebbe aiutarci a capire dove andare a cercare pianeti abitabili”.

Le stelle studiate dal gruppo sono chiamate HD 133131A e HD 133131B. La prima ospita due pianeti in orbita moderatamente eccentrica, uno dei quali ha una massa di circa una volta e mezzo quella di Giove e l’altro solo metà della massa gioviana. La seconda ospita un pianeta con orbita piuttosto eccentrica e una massa di almeno 2,5 masse gioviane. Le due stelle sono separate soltanto da 360 unità astronomiche, quindi estremamente vicine per essere stelle gemelle che ospitano entrambe dei pianeti.

Il sistema inoltre è particolare perché entrambe le stelle sono “povere di metalli”, il che significa che la maggior parte della loro massa è costituita da idrogeno ed elio. La gran parte delle stelle che ospitano pianeti giganti sono ricche di metalli.

In aggiunta alle caratteristiche davvero particolari, le stelle non sono in realtà gemelle, ma piuttosto si potrebbero definire sorelle, in quanto presentano composizioni chimiche differenti. Questo potrebbe indicare che una delle stelle ha ingoiato pianeti appena formati, cambiando così la sua composizione chimica.

“La probabilità di trovare un sistema con tutte queste componenti era estremamente bassa, quindi questi risultati serviranno come importante punto di riferimento per la comprensione della formazione planetaria, specialmente nei sistemi binari”, ha concluso Teske.