27 Mag 2016 Un ammasso di galassie primordiale
Gli astronomi hanno scoperto prove di una vasta collezione di giovani galassie a 12 miliardi di anni luce di distanza. Il “protoammasso” di galassie recentemente scoperto, osservato quando l’Universo aveva solo 1,7 miliardi di anni, è una delle strutture più massicce conosciute a quella distanza. La scoperta, realizzata utilizzando telescopi al Kitt Peak National Observatory in Arizona e al Keck Observatory sul Mauna Kea, è stata pubblicata su Astrophysical Journal .
“Il protoammasso molto probabilmente diventerà un massiccio ammasso di galassie come l’Ammasso della Chioma, che ha una massa di più di un milione di miliardi di soli”, ha detto l’astrofisico Dr. Kyoung-Soo Lee della Purdue University, che inizialmente ha individuato il protoammasso ed è uno degli autori dello studio. Questi ammassi massicci sono estremamente rari: sono noti soltanto una manciata di candidati in quei tempi così antichi. Il nuovo sistema è il primo ad essere confermato utilizzando la spettroscopia per stabilire l’appartenenza all’ammasso.
Il team, guidato da Lee (Purdue University) e da Arjun Dey del National Optical Astronomy Observatory, ha utilizzato il telescopio Mayall per ottenere immagini molto profonde di una piccola porzione di cielo, delle dimensioni di due lune piene, nella costellazione di Boote. Il team ha poi utilizzato il telescopio Keck II sul Mauna Kea per misurare le distanze delle deboli galassie in questa regione, rivelando il vasto raggruppamento. “Molte delle galassie deboli in questa zona si trovano alla stessa distanza,” dice il Dott Dey. “Sono raggruppate insieme per gravità e l’ evidenza suggerisce che l’ammasso sia in fase di formazione”.
La materia nell’Universo si organizza in grandi strutture grazie all’azione della gravità. La maggior parte delle stelle risiedono in galassie, che a loro volta si raccolgono in gruppi e ammassi. Possiamo osservare comunemente ammassi di galassie nell’Universo, e contengono alcune delle più antiche e più massicce galassie conosciute. La formazione e la storia antica di questi ammassi non sono ancora ben comprese e la scoperta di giovani protoammassi permette agli scienziati di osservarli direttamente e di studiare la loro formazione. La prevalenza di ammassi massicci nel giovane Universo può condizionare la dimensione e la storia dell’espansione dell’Universo.
Il team sta ora cercando aree più ampie di cielo al fine di scoprire altri esempi di questi protoammassi giovani e massicci. “La scoperta e la conferma di un protoammasso lontano e molto massiccio è assai emozionante”, ha detto il dottor Naveen Reddy, dell’University of California, Riverside, uno degli autori dello studio, “ma è importante trovarne un ampio campione così da poter capire la storia della formazione della popolazione nel suo complesso”.
http://phys.org/news/2016-05-young-mammoth-cluster-galaxies-sighted.html