18 Mag 2016 Comete attorno ad una stella simile al Sole
Un team internazionale di astronomi ha trovato evidenze di oggetti ghiacciati e comete che orbitano attorno ad una vicina stella simile al Sole, il che potrebbe fornire un’indicazione di come si sia sviluppato il nostro Sistema Solare.
Utilizzando i dati dell’Atacama Large Millimeter Array (ALMA), i ricercatori, guidati dall’Università di Cambridge, hanno rilevato livelli molto bassi di monossido di carbonio intorno alla stella, in quantità coerenti con le comete nel nostro Sistema Solare. I risultati costituiscono un passo importante per stabilire le proprietà delle nubi cometarie attorno a stelle simili al Sole, appena dopo la loro nascita.
Le comete sono essenzialmente “palle di neve sporca” composte di ghiaccio e roccia e si formano nelle prime fasi dello sviluppo dei sistemi stellari. Esse in genere si trovano nelle zone più esterne del nostro Sistema Solare, ma diventano più chiaramente visibili quando visitano le regioni interne. Si ritiene che quando il nostro Sistema Solare si è formato, la Terra fosse un deserto roccioso, simile a come oggi vediamo Marte, e che, quando le comete hanno impattato sul giovane pianeta, abbiano portato con sè molti elementi e composti, compresa l’acqua.
La stella di questo studio, HD 181.327, ha una massa maggiore rispetto al Sole di circa il 30 percento e si trova a 160 anni luce di distanza nella costellazione del Pittore. Il sistema ha un’età di circa 23 milioni di anni, mentre il nostro Sistema Solare ha circa 4,6 miliardi di anni. “I sistemi giovani come questo sono molto attivi, con comete e asteroidi che impattano tra loro e sui pianeti”, ha detto Sebastian Marino, dell’Istitute of Astronomy di Cambridge, autore principale dello studio. “Il sistema ha una composizione ghiacciata simile a quella del Sistema Solare, quindi è una buona occasione da studiare per imparare come appariva quest’ultimo all’inizio della sua esistenza”.
Utilizzando ALMA, gli astronomi hanno osservato la stella, che è circondata da un anello di polvere formatosi dalle collisioni di comete, asteroidi e altri corpi. È probabile che questa stella abbia pianeti in orbita. “Supponendo che ci siano pianeti in orbita attorno a questa stella, dovrebbero probabilmente essersi già formati, ma l’unico modo per osservarli sarebbe mediante imaging diretto, che al momento può essere utilizzato solo per grandi pianeti come Giove”, ha detto il co-autore Luca Matra.
Al fine di rilevare l’eventuale presenza di comete, i ricercatori hanno utilizzato ALMA per cercare firme di gas, in quanto le stesse collisioni che hanno causato la formazione dell’anello di polvere dovrebbero anche causare il rilascio di gas. Finora, tale gas è stato rilevato soltanto attorno a poche stelle, tutte sostanzialmente più massicce del Sole. Utilizzando simulazioni per modellare la composizione del sistema, sono stati in grado di rilevare livelli molto bassi di monossido di carbonio.
“Questa è la concentrazione di gas più bassa mai rilevata in una cintura di asteroidi e comete: stiamo davvero spingendo ALMA ai limiti”, ha detto Marino. “La quantità di gas che abbiamo rilevato è analoga a una palla di ghiaccio del diametro di 200 km, il che è impressionante considerando quanto si trova lontana la stella”, ha detto Matra. “È incredibile che ora si sia in grado di ottenere questi risultati con i sistemi planetari extrasolari”. I risultati sono stati pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
http://phys.org/news/2016-05-evidence-icy-comets-orbiting-sun-like.html