Stelle Nascenti nei Tentacoli della Galassia Medusa

Stelle Nascenti nei Tentacoli della Galassia Medusa

Filamenti blu di giovani stelle si allungano come tentacoli dal disco della spettacolare galassia ESO 137-001, appartenente alla classe insolita delle “galassie medusa” (jellyfish galaxies). Osservando l’oggetto in banda X, appare una gigantesca coda di gas caldo che si allunga nello spazio per ben 260.000 anni luce. Gli astronomi utilizzeranno il telescopio spaziale James Webb per studiare il meccanismo di rimozione del gas dal disco, e la formazione stellare nella bella coda galattica.

La presenza di stelle neonate nella coda costituisce una sorta di mistero, perché i processi all’opera nei grandi raggruppamenti di galassie dovrebbero rendere difficile la nascita delle stelle. In effetti, ESO 137-001 appartiene al massiccio ammasso Abell 3627, formato da centinaia di galassie immerse in gas tenue e caldo. Man mano che la spirale viaggia verso il centro dell’ammasso, attraversando materiale intergalattico, viene inesorabilmente privata del gas a disposizione per formare stelle: la scia gassosa che si estende nello spazio dimostra la violenza del processo, chiamato “ram pressure stripping”. Una volta che la malcapitata galassia ha perduto tutto il suo idrogeno, materia prima per la formazione stellare, va incontro a una morte lenta, non essendo più in grado di illuminarsi di nuove stelle nel disco.

Questa è una delle ragioni per cui le galassie negli ammassi cessano di formare stelle più rapidamente rispetto alle loro compagne piu isolate. “Sappiamo che gas e polveri vengono strappati via, ma rimangono ancora questioni irrisolte, ad esempio la quantità di materiale coinvolta, e ciò che accade al materiale espulso, nonché alla galassia stessa”, spiega Stacey Alberts dell’University of Arizona. ESO 137-001 è una galassia a spirale di dimensione simile alla Via Lattea, e leggermente meno massiccia. La sua coda si estende per 260.000 anni luce, quasi tre volte l’estensione della galassia, e, sorprendentemente, al suo interno si stanno formando nuove stelle.

Il telescopio Webb osserverà luoghi di formazione stellare in vari punti lungo la scia galattica. Dal momento che il materiale alla fine della coda è stato rimosso prima, rispetto al materiale più vicino alla galassia, gli astronomi possono dedurre come è cambiato nel tempo il processo di privazione del materiale, e come ha influito sulla formazione delle stelle. Grazie ai dati del Mid-Infrared Instrument (MIRI) a bordo del telescopio, gli scienziati analizzeranno la composizione dei gas e polveri nelle regioni di formazione stellare, nonché temperatura e densità del gas. Le osservazioni, combinate con i dati a disposizione da altri telescopi in luce visibile e in banda X, forniranno indizi preziosi sul destino finale di ESO 137-001.
[ Barbara ]

Immagine di ESO 137-001 che incluse dati in luce visibile del telescopio Hubble e dati in banda X dell’osservatorio Chandra (in blu)
Credits: NASA, ESA, CXC

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2019/a-jellyfish-galaxy-swims-into-view-of-nasa-s-upcoming-webb-telescope