Lo Spin dei Buchi Neri e la Formazione dei Getti

Lo Spin dei Buchi Neri e la Formazione dei Getti

 

Analisi statistiche relative ai buchi neri supermassicci suggeriscono che la rotazione di un buco nero possa giocare un ruolo nel generare i potenti getti ad alta velocità che emettono onde radio e altre radiazioni energetiche nello spazio.

I buchi neri non emettono luce, il che rende impossibile rilevarli direttamente. Ma i fenomeni e le strutture derivanti dalla loro presenza, in particolare i dischi di accrescimento in cui la materia viene fatta a pezzi e riscaldata man mano che spiraleggia verso il buco nero, possono rilasciare enormi quantità di energia. I dischi di accrescimento attorno ai buchi neri supermassicci sono tra gli oggetti più brillanti nell’Universo. Questi oggetti si chiamano quasar (quasi-stellar radio sources), anche se oggi sappiamo che solo il 10 percento dei quasar emettono fortemente nella banda radio. Sappiamo che queste intense sorgenti radio (radio-loud quasars) si creano quando una frazione della materia nel disco di accrescimento evita il destino finale di precipitare nel buco nero e viene spedita nello spazio sotto forma di getti ad alta velocità in uscita dai poli del buco nero. Ma non abbiamo ben ancora compreso perché alcune volte si formino i getti, mentre altre no.

Un team guidato da Andreas Schulze del National Astronomical Observatory of Japan ha indagato sulla possibilità che la rotazione del buco nero supermassiccio giochi un ruolo nel determinare la formazione dei getti ad alta velocità. Dal momento che i buchi neri non possono essere osservati direttamente, il team ha misurato le emissioni da ioni di ossigeno (O III) attorno al buco nero e l’accrescimento del disco per determinare la sua efficienza radiativa, cioè quanta energia rilascia la materia prima di precipitare nel buco nero. Dell’efficienza radiativa i ricercatori sono stati in grado di calcolare lo spin del buco nero al centro.

Analizzando quasi 8000 quasar dalla Sloan Digital Sky Survey, il team ha scoperto che in media le emissioni di ossigeno ionizzato sono 1,5 volte più forti nei quasar che emettono fortemente in banda radio. Questo implica che la rotazione dei buchi neri è un fattore importante nella generazione dei getti, sebbene non l’unico da tenere in considerazione.
[ Barbara Bubbi ]

https://www.sciencedaily.com/releases/2018/01/180112095929.htm

Credit: NAOJ