08 Giu 2017 Una Nuova Conferma della Relatività Generale
Un team internazionale di ricercatori è riuscito a realizzare una nuova, entusiasmante, ennesima conferma della Relatività Generale di Albert Einstein. Lo studio, diretto da Kailash C. Sahu dello Space Telescope Science Institute e pubblicato su Science, descrive come sia stato utilizzato il telescopio Hubble per misurare per la prima volta la massa di una nana bianca, grazie al fenomeno del microlensing gravitazionale.
Questo fenomeno accade quando la gravità di una stella in primo piano, che agisce come una sorta di lente, devia e amplifica la luce di una stella di fondo che si trova momentaneamente allineata con essa dal nostro punto di vista: è possibile quindi ricavare indizi sulla natura della stella in primo piano. Lo stesso Einstein, in un articolo del 1936 su Science, scriveva che, poiché le stelle sono così lontane tra loro, “non c’è speranza di osservare questo fenomeno direttamente”.
Ed ecco che oggi si è riusciti ad osservare direttamente il fenomeno della deviazione della luce di una stella distante dovuta al microlensing gravitazionale e a ricavare indizi fondamentali sulla stella in primo piano, dimostrando ancora una volta la validità delle geniali intuizioni di Einstein. La particolarità dell’osservazione è che i due oggetti non erano perfettamente allineati e la stella distante non è stata osservata da Hubble nella sua reale posizione, ma un pò spostata a causa appunto dell’effetto della gravità della stella in primo piano: grazie a questo spostamento, attraverso misurazioni estremamente precise e complesse, gli astronomi sono stati in grado di calcolare la massa della nana bianca.
Le osservazioni si sono svolte tra l’Ottobre 2013 e l’Ottobre 2015 e hanno consentito di determinare che Stein 2051 B, ad una distanza di circa 18 anni luce dalla Terra, ha una massa di circa il 68 percento di quella solare.
Secondo Terry Oswalt della Embry-Riddle Aeronautical University la scoperta apre una nuova finestra sulla comprensione della storia e dell’evoluzione delle galassie come la nostra. “La ricerca di Sahu e colleghi fornisce un nuovo metodo per determinare le masse di oggetti che non possiamo facilmente misurare con altri mezzi. Il team ha determinato la massa di un resto stellare collassato chiamato nana bianca: simili oggetti hanno completato il loro ciclo vitale e sono fossili di precedenti generazioni di stelle nella nostra galassia”. E aggiunge: “Einstein sarebbe orgoglioso. Una delle sue previsioni chiave ha passato un test osservativo molto rigoroso”.
[ Barbara Bubbi ]
https://m.phys.org/news/2017-06-einstein-theory-relativity.html
Credit: NASA, ESA, and A. Feild (STScI)