Stratoferici Lampi Blu

Stratoferici Lampi Blu

L’astronauta francese Thomas Pesquet ha catturato dalla Stazione Spaziale Internazionale un fenomeno estremamente raro da osservare: i “getti blu”, scariche elettriche simili a fulmini che per brevissimo tempo illuminano il cielo di un bagliore bluastro, manifestandosi nella stratosfera, al di sopra di celle temporalesche molto attive e violente.

La foto è stata ricavata da un timelapse più lungo ripreso l’8 Ottobre e rivela la presenza di un evento luminoso transiente, un fenomeno simile ai fulmini che avviene nell’alta atmosfera. Eventi di questo tipo si verificano durante tempeste particolarmente intense, ben al di sopra delle altitudini a cui si formano i normali fulmini. In particolare, quelli catturati da Pesquet sono “getti blu” (blue jets), fenomeni elettrico-luminosi, solitamente di durata nell’ordine di frazioni di secondo, che si verificano nella stratosfera. I getti presentano generalmente una forma conica di colore bluastro e sono ascendenti: hanno origine dalla parte più alta dei cumulonembi per poi dirigersi verso l’alto a velocità attorno ai 100 km/s, raggiungendo altitudini fino a 50 km dal suolo. Quando i getti blu iniziano a formarsi tendono a risalire rapidamente verso l’alto, spezzandosi durante il viaggio in molteplici ramificazioni, sempre più fitte e numerose.

Sembra che l’origine dei getti blu derivi da interazioni tra le cariche elettriche positive presenti nella stratosfera e quelle negative che popolano la parte superiore dei cumulonembi. La colorazione bluastra è probabilmente causata da forte presenza di azoto, mentre la formazione a cono sarebbe dovuta a struttura, densità e temperatura degli strati atmosferici attraversati. I getti blu sono molto difficili da osservare dalla Terra, per la copertura nuvolosa sottostante il fenomeno, nonchè a causa della loro brevissima durata e della notevole altitudine a cui si formano. Tuttavia è possibile individuarli dalla prospettiva privilegiata della Stazione Spaziale Internazionale, che orbita a 400 km di altitudine. Fenomeni simili ai getti sono gli SPRITES (Stratospheric/mesospheric Perturbations Resulting from Intense Thunderstorm Electrification), scariche elettriche che brillano in tonalità rossastra e avvengono ben al di sopra di potenti celle temporalesche. Essendo questo tipo di fenomeni così rari da osservare, non è noto con quale frequenza si verifichino e costituiscono ancora materia di studio da parte degli scienziati.

“L’aspetto affascinante di questi lampi luminosi è che soltanto pochi decenni fa sono stati osservati da piloti e riferiti come aneddoti, mentre gli scienziati non erano convinti della loro reale esistenza”, spiega Pesquet. In realtà la particolare immagine ripresa dall’astronauta potrebbe inquadrare un “blue starter”, un tipo di getto blu che non arriva a formare la parte del getto vera e propria, ma crea soltanto un breve bagliore brillante.

Credit ESA/NASA–T. Pesquet

https://www.sciencealert.com/what-the-heck-is-this-luminous-event-captured-in-a-photo-from-the-international-space-station