10 Set 2018 Individuati Centinaia di Buchi Neri “Mangioni” in Nuclei Galattici
Analizzando i dati del satellite Gaia dell’ESA raccolti in un periodo di un anno, gli scienziati hanno scoperto circa 480 eventi transienti nel cuore di altre galassie. Gran parte delle sorgenti transitorie sono riconducibili probabilmente alla presenza di buchi neri supermassicci che si sono goduti un lauto banchetto, diventando improvvisamente molto più attivi.
Secondo un nuovo studio, il satellite Gaia può essere utilizzato, oltre che per osservare miliardi di stelle della Via Lattea, anche per individuare centinaia di transienti, fenomeni astronomici transitori che cambiano improvvisamente luminosità a distanza di settimane, mesi o anni, nel centro di altre galassie. La sonda spaziale osserva anche oggetti extragalattici: il suo sistema di allerta automatico può comunicare agli astronomi l’individuazione di un evento transiente. Il nuovo metodo, che prevede qualche ritocco nel sistema, verrà implementato appena possibile, permettendo agli astronomi di determinare la natura dei fenomeni. Lo studio è in via di pubblicazione su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Nel 2013 l’ESA ha lanciato il satellite Gaia per misurare la posizione di miliardi di stelle della Via Lattea e di decine di milioni di galassie. Gaia monitora ogni porzione nel cielo una volta al mese, per un totale di 70 volte durante la missione operativa. Queste permette alla sonda di rilevare eventi astronomici transitori, come buchi neri supermassicci che divorano una stella o stelle che esplodono in supernove. Gaia noterà un cambiamento nella luminosità quando ritorna a osservare la stessa regione di cielo un mese più tardi. Un team di astronomi della SRON, della Radboud University e dell’University of Cambridge riferisce ora la presenza di quasi 500 transienti avvenuti nel centro di galassie in un periodo di un anno.
Gli scienziati hanno analizzato il database di Gaia alla ricerca di questi eventi attorno a nuclei galattici nel periodo tra Luglio 2016 e Giugno 2017, utilizzando anche un catalogo di galassie, dalla Sloan Digital Sky Survey Release 12, e strumenti matematici. Fra i 480 transienti, soltanto cinque erano stati già individuati dal sistema di allerta della sonda. Per un centinaio di eventi, Gaia non aveva osservato nulla fuori dall’ordinario nel mese precedente e nel mese successivo alla rilevazione, il che indica che il fenomeno alla base del transiente ha avuto breve durata. Potrebbe trattarsi di buchi neri di massa intermedia che hanno distrutto una stella. La spiegazione principale per gran parte delle sorgenti transitorie individuate è che si tratti di buchi neri supermassicci nel cuore di altre galassie, che sono diventati improvvisamente molto più attivi, divorando insolite quantità di gas dall’ambiente circostante. Questo cibo fresco e abbondante potrebbe essere stato strappato via da una stella che si è avvicinata troppo ed è stata distrutta dalla possente stretta gravitazionale del buco nero.
Nell’immagine impressione artistica della sonda Gaia
Credit: ESA–D. Ducros, 2013