Possibili Culle della Vita su Titano

Possibili Culle della Vita su Titano

 

I ricercatori della NASA hanno confermato nell’atmosfera di Titano la presenza di acrilonitrile, o cianuro di vinile, un composto organico che sarebbe in grado di formare strutture stabili, flessibili, simili a membrane cellulari. La conferma rafforza l’ipotesi che possa formarsi vita microbica nei vasti mari di metano della luna di Saturno, anche in assenza di acqua.

In passato gli scienziati avevano già affrontato la questione se qualche molecola organica, presente su Titano nonostante le condizioni inospitali, potesse formare strutture simili alle membrane lipidiche a due strati che delimitano le cellule viventi sulla Terra. Sottili e flessibili, i lipidi a due strati sono i principali componenti della membrana cellulare che separa l’interno di una cellula dal mondo esterno. Secondo i ricercatori l’acrilonitrile sarebbe il miglior candidato per svolgere questo compito. La sonda Cassini aveva rilevato per la prima volta questa sostanza nell’atmosfera di Titano, ma recentemente è giunta la conferma grazie a osservazioni del telescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array).

Maureen Palmer del Goddard Space Flight Center della NASA, a guida dello studio pubblicato su Science Advances, ha analizzato dati d’archivio di ALMA individuando acrilonitrile nell’alta atmosfera di Titano, ad altitudini maggiori di 200 chilometri, con concentrazione maggiore in aree al di sopra del polo sud della luna. Alle basse temperature di Titano, che raggiungono -179 gradi Celsius, le molecole organiche presenti in atmosfera formano gocce che piovono in basso a riempire i laghi, nel corso di un ciclo simile a quello dell’acqua sulla Terra. In superficie le molecole organiche potrebbero formare forme di vita semplici, microscopiche. Il team ha realizzato modelli per dimostrare che in Ligeia Mare, uno dei laghi di Saturno, è presente abbastanza acrilonitrile da formare circa 10 milioni di cellule per centimetro cubo.

Non è stato ancora dimostrato che l’acrilonitrile possa contribuire alla comparsa della vita, ma uno studio precedente di scienziati della Cornell University ha reso questa ipotesi una prospettiva interessante. I ricercatori avevano ipotizzato che le molecole di acrilonitrile potessero unirsi in uno strato di materiale simile a quello delle cellule viventi. Questo foglio formerebbe una cavità, una sfera microscopica chiamata azotosoma, che potrebbe servire come piccolo serbatoio di immagazzinamento e trasporto. Fosforo e ossigeno, che si trovano nelle membrane cellulari sulla Terra, non esistono nei freddi oceani di metano su Titano, quindi eventuali membrane di tipo cellulare dovrebbero basarsi su azoto, idrogeno e carbonio, elementi abbondanti sulla luna di Saturno.

Eventuale vita basata su acrilonitrile, come ogni altra, dovrebbe fronteggiare circostanze davvero difficili su Titano. Tuttavia Palmer ha aggiunto: “Se le membrane potessero essere ricreate in laboratorio simulando le condizioni dei mari di Titano, questo ci renderebbe più ottimisti relativamente alla loro reale formazione sul satellite di Saturno”. Secondo il team, Titano, grazie alla vasta chimica atmosferica e alla presenza di liquidi in superficie, è un laboratorio chimico interessante per studiare i confini della possibile biochimica coinvolta nella nascita della vita.
[ Barbara Bubbi ]

https://phys.org/news/2018-02-titan-hydrocarbon-soup-recipe-life.html

L’immagine mostra Titano nell’ultravioletto e infrarosso. I colori rosso e verde indicano le zone in cui il metano nell’atmosfera assorbe la luce, mentre il blu mostra nebbia atmosferica.
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute