Cygnus A: Galassia con Sorpresa

Cygnus A: Galassia con Sorpresa

Dirigendo lo sguardo del Very Large Array (VLA) verso una famosa galassia per la prima volta in due decenni, un team di astronomi ha individuato un nuovo oggetto sorprendentemente brillante vicino al nucleo galattico. Secondo gli scienziati potrebbe trattarsi di un secondo buco nero supermassiccio che orbita vicino al buco nero supermassiccio centrale della galassia.

Cygnus A è una galassia ben nota, una delle più potenti radiosorgenti attualmente conosciute, scoperta nel 1939 da Grote Reber, pioniere della radioastronomia, e localizzata a circa a 800 milioni di anni luce dalla Terra. Immagini dettagliate riprese dal VLA nel 1984 hanno consentito fondamentali progressi nella comprensione del meccanismo dei getti di particelle emessi nello spazio intergalattico da un nucleo galattico attivo. La galassia è stata nuovamente osservata nel 1996, ma in quell’occasione l’oggetto appena individuato non compariva. In seguito ricercatori hanno realizzato nuove osservazioni nel 2015 e nel 2016.

Credit: Perley, et al., NRAO/AUI/NSF, NASA

“Questo nuovo oggetto può avere molte cose da raccontarci sulla storia della nostra galassia”, ha detto Daniel Perley, dell’Astrophysics Research Institute della Liverpool John Moores University, a guida dello studio pubblicato su Astrophysical Journal.

“Con nostra sorpresa abbiamo trovato una nuova formazione evidente vicino al nucleo della galassia, un oggetto che non appariva nelle precedenti immagini. Questa nuova struttura è così brillante che avrebbe dovuto essere osservata in precedenza, se non fosse cambiato nulla”, ha detto Rick Perley, un coautore. “Ciò implica che debba essersi trasformata tra il 1996 e oggi”.

Gli scienziati hanno osservato Cygnus A con il Very Long Baseline Array (VLBA) nel Novembre 2016, rilevando chiaramente il nuovo oggetto, estremamente brillante nella banda radio. Ma di cosa si tratta? Basandosi sulle caratteristiche osservate gli astronomi hanno concluso che la risposta al mistero possa essere o un’esplosione di supernova o un’eruzione proveniente da un secondo buco nero supermassiccio localizzato vicino al centro della galassia. Anche se l’intenzione è quella di osservare il comportamento dell’oggetto in futuro per esserne certi, gli scienziati ritengono che l’oggetto sia rimasto troppo brillante, e troppo a lungo, perché possa trattarsi di un qualsiasi tipo conosciuto di supernova.

Anche se l’enigmatico oggetto è decisamente separato dal buco nero supermassiccio centrale di Cygnus A, da circa 1500 anni luce, ha molte caratteristiche tipiche di un vorace buco nero supermassiccio che sta rapidamente nutrendosi del materiale circostante. “Riteniamo di avere scoperto un secondo buco nero supermassiccio in questa galassia, il che indica una sua fusione con un’altra galassia in un passato astronomicamente recente”, ha detto Carilli, tra gli autori dello studio. “Potrebbe trattarsi di una delle coppie di buchi neri più vicini mai scoperti, destinati probabilmente a fondersi nel futuro”.

Gli astronomi suggeriscono che il secondo buco nero negli ultimi anni sia diventato visibile all’osservazione del VLA perché si è imbattuto in una nuova fonte di materiale da divorare: potrebbe trattarsi sia di gas derivante dalla fusione delle galassie sia di una stella passata troppo vicino al secondo buco nero, che è stata distrutta dalla sua possente stretta gravitazionale.
[ Barbara Bubbi ]

https://m.phys.org/news/2017-05-vla-reveals-supermassive-black-hole.html

Credit: Bill Saxton, NRAO/AUI/NSF