Il Battito Periodico del Blazar

Il Battito Periodico del Blazar

Dieci anni di osservazioni effettuate dal telescopio Fermi della NASA hanno permesso di individuare un ciclo periodico di due anni nei raggi gamma emessi da un blazar, un nucleo galattico attivo alimentato da un buco nero supermassiccio situato a circa 5 miliardi di anni luce dalla Terra. Parte del materiale in caduta nel vorace buco nero viene espulso formando un getto di particelle che emette raggi gamma, la forma di luce a più alta energia, quasi direttamente verso la Terra.

“Questa è la prima volta in cui è stato confermato un segnale di periodicità nei raggi gamma in una galassia attiva”, spiega Stefano Ciprini dell’Infn di Tor Vergata e dello Space Science Data Center (Ssdc) dell’Agenzia Spaziale Italiana. “La periodicità è stata osservata in altre lunghezze d’onda, inclusa luce visibile, e dati aggiuntivi in banda radio e X suggeriscono picchi di luminosità simili”. La spiegazione più probabile per il comportamento ritmico del blazar è la presenza nel cuore della galassia di una coppia di buchi neri supermassicci. Secondo questo scenario uno dei buchi neri emetterebbe raggi gamma in un getto, e la direzione di questo getto oscillerebbe a causa di interazioni tra i due buchi neri.

Se questo è vero, PG 1553+113 potrebbe rivelarsi un obiettivo di primaria importanza per futuri rilevatori di onde gravitazionali. Tuttavia esistono anche altre possibili interpretazioni: ad esempio, la periodicità osservata potrebbe essere dovuta a instabilità nel disco di materia che vortica attorno a un singolo buco nero, oppure potrebbe verificarsi una precessione del getto che emette raggi gamma. “Le variazioni periodiche in luce visibile, individuate nel corso di oltre 12 anni da telescopi ottici sia spaziali che terrestri sono simili, e ben correlate a ciò che osserviamo nei raggi gamma con il telescopio Fermi. Si tratta di una scoperta del tutto nuova nell’ambito dei blazar che emettono raggi gamma ad alta energia e delle galassie attive in generale”, conclude Stefan Larsson del Royal Institute of Technology a Stoccolma, Svezia.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine rappresentazione artistica di un blazar
Credit: Marscher et al., Wolfgang Steffen, Cosmovision, NRAO/AUI/NSF(PhysOrg.com)

https://phys.org/news/2018-10-blazar-brightness-nasa-fermi-mission.html