Il Rosso e il Nero

Il Rosso e il Nero

Uno sfondo di gas rosso cupo su cui si stagliano oscuri addensamenti di polveri cosmiche circondati da stelle brillanti: questa immagine del telescopio Hubble riprende una parte della nebulosa NGC 281, a circa 9.500 anni luce di distanza da noi nella costellazione di Cassiopea. Le formazioni nero fumo, tanto dense da bloccare la luce emessa dalle stelle alle loro spalle, sono culle cosmiche per la formazione di nuove stelle e popolano il centro della nebulosa. L’importanza di questi densi agglomerati di gas e polveri interstellari, chiamati globuli di Bok, deriva dal fatto che rappresentano una concentrazione di elementi necessari per per la nascita delle stelle. I globuli prendono il nome dell’astronomo Bart Bok, che per primo svelò la natura di queste strutture negli anni ’40. Queste piccole sacche in cui polveri e gas sono altamente concentrati possono aggregarsi e accrescere ulteriore materiale dalla zona circostante. Se riescono a raggiungere una massa sufficiente, possono accendersi della luce di nuove stelle.

Tuttavia non tutti i globuli di Bok sono in grado di formare stelle: alcuni evaporano ancor prima di poter collassare, e questo in realtà potrebbe essere il destino dei globuli visibili in questa immagine. Vicino alle polveri nere come inchiostro risplendono giovani e giganti stelle blu, appartenenti all’ammasso aperto IC 1590, composto da alcune centinaia di stelle. Il nucleo dell’ammasso, situato in alto al di fuori della ripresa, è un denso insieme di stelle massicce assai calde, che soffiano potenti venti stellari ed emettono radiazione ultravioletta in grado di far brillare il gas circostante.

I globuli di Bok si trovano nelle immediate vicinanze del centro dell’ammasso. L’ottima risoluzione delle osservazioni di Hubble evidenzia la struttura frastagliata e irregolare delle nubi di polveri. Sembra quasi che frammenti di globuli si espandano liberi nello spazio, come se venissero in parte strappati verso l’esterno. La frammentazione dei globuli evidenzia l’ambiente violento creato dalle stelle massicce nelle vicinanze. La loro radiazione ultravioletta, infatti, provocherà la progressiva evaporazione e la rapida distruzione delle nubi oscure, un processo che impedirà la nascita di nuove stelle al loro interno.

https://www.spacetelescope.org/images/opo0613a/

Credit: NASA, ESA, and The Hubble Heritage Team (STScI/AURA)