18 Ott 2021 Segnali Radio Misteriosi dal Centro Galattico
Gli astronomi hanno captato insoliti segnali provenienti dal centro della Via Lattea. Le onde radio rilevate non corrispondono a quelle emesse da alcuna radiosorgente variabile nota e potrebbero suggerire l’esistenza di una nuova classe di oggetti astronomici.
“La stranezza di questo segnale è che è altamente polarizzato. La sua luce oscilla in una sola direzione, ma quella direzione ruota nel tempo”, afferma Ziteng Wang dell’University of Sydney, primo autore dello studio. “Anche la luminosità dell’oggetto varia drasticamente e il segnale si spegne e si riaccende in modo apparentemente casuale. Non abbiamo mai visto niente di simile”.
Molti tipi di stelle emettono luminosità variabile attraverso lo spettro elettromagnetico. Grazie ai progressi della radioastronomia, lo studio di oggetti variabili o transienti in banda radio rappresenta un vasto campo di studio che può contribuire a svelare alcuni misteri dell’Universo. Le pulsar, le supernove, i lampi radio veloci sono tutti fenomeni astronomici la cui luminosità varia nel tempo. “All’inizio pensavamo che si trattasse di una pulsar, un genere molto denso di stella di neutroni, oppure un tipo di stella in grado di emettere potenti brillamenti. Ma i segnali di questa sorgente non corrispondono a quanto ci aspetteremmo da queste categorie di oggetti celesti”, spiega Wang.
Wang, insieme a un team di scienziati provenienti da vari Paesi del mondo, ha scoperto l’oggetto grazie al radiotelescopio ASKAP del CSIRO in Australia. Osservazioni successive sono state effettuate con il telescopio MeerKAT del South African Radio Astronomy Observatory. Tara Murphy del Sydney Institute for Astronomy spiega: “Abbiamo osservato il cielo con ASKAP per scoprire nuovi oggetti insoliti all’interno di un progetto noto come Variables and Slow Transients (VAST) dal 2020 al 2021. Dirigendo il telescopio verso il centro della Via Lattea, abbiamo individuato ASKAP J173608.2-321635, così chiamato dalle sue coordinate. L’oggetto è davvero unico, nel senso che all’inizio era invisibile, poi è diventato brillante, si è affievolito di nuovo e in seguito è riapparso: un comportamento straordinario!”.
Dopo aver rilevato 13 segnali radio dalla sorgente tra Aprile 2019 e Agosto 2020, gli astronomi hanno cercato l’oggetto in banda visibile, senza individuare nulla. In seguito si sono rivolti al radiotelescopio Parkes, senza trovare ancora una volta alcuna sorgente. Nel Febbraio 2021 il segnale è stato rilevato dal radiotelescopio MeerKAT. Anche l’Australia Telescope Compact Array (ATCA) ha captato il segnale nell’Aprile 2021. La sorgente si è rivelata particolarmente elusiva: non è mai apparsa in osservazioni in banda X o nell’infrarosso e non è stata individuata negli archivi di dati in banda radio raccolti da molteplici strumenti. “Abbiamo utilizzato il radiotelescopio MeerKAT in Sudafrica, più sensibile. Dal momento che il segnale era intermittente, lo abbiamo osservato per 15 minuti ogni poche settimane, sperando di individuarlo ancora. Fortunatamente, il segnale è tornato, ma abbiamo scoperto che il comportamento della sorgente era drasticamente differente. La sorgente è scomparsa in un sol giorno, anche se la sua durata era stata di varie settimane nelle nostre precedenti osservazioni con ASKAP”, spiega Murphy.
Purtroppo le nuove osservazioni non hanno rivelato nulla di particolare sul tipo di sorgente all’origine del segnale. Esistono vari tipi di stelle variabili in banda radio, ad esempio stelle che emettono frequenti brillamenti o binarie ravvicinate con cromosfere attive. Ma l’assenza di segnali in banda X e nel vicino infrarosso rende queste ipotesi improbabili. Probabilmente non si tratta neppure di una pulsar, un tipo di stella di neutroni altamente magnetizzata che emette fasci di onde radio. Infatti le pulsar presentano una periodicità regolare. Gli astronomi hanno escluso anche altre possibili sorgenti come binarie a raggi X, lampi di raggi gamma e supernove.
“Le informazioni che abbiamo a disposizione sugeriscono delle similitudini con un’altra classe emergente di oggetti misteriosi chiamati Galactic Centre Radio Transients, incluso uno soprannominato ‘cosmic burper’. Anche se il nuovo oggetto condivide alcune proprietà con i GCRT, sono evidenti alcune differenze. E non abbiamo ancora capito cosa siano davvero quelle particolari sorgenti. Quindi il nostro segnale aggiunge mistero al mistero”, afferma David Kaplan dell’University of Wisconsin-Milwaukee. Gli scienziati intendono effettuare ulteriori osservazioni per indagare sulla natura dell’enigmatico oggetto. Lo studio è pubblicato su The Astrophysical Journal.
Nell’immagine rappresentazione artistica di ASKAP J173608.2-321635
Credit Sebastian Zentilomo