L’Unione di Due Ammassi Stellari

L’Unione di Due Ammassi Stellari

In un nuovo articolo accettato per la pubblicazione su The Astrophysical Journal, l’astronomo brasiliano Denilso Camargo riporta la scoperta di un rarissimo ammasso stellare aperto, composto dall’unione di due ammassi più piccoli in corso di fusione. Lo studio di NGC 1605, situato a circa 8.400 anni luce da noi nella Costellazione di Perseo, è fondamentale per comprendere meglio la formazione e l’evoluzione dei raggruppamenti stellari nella nostra galassia.

Gli ammassi aperti sono raggruppamenti stellari in cui le stelle componenti si sono formate dalla medesima nube molecolare gigante e sono legate temporaneamente tra loro dalla gravità. Sinora sono stati scoperti nella Via Lattea oltre un migliaio di ammassi aperti. Il loro studio è fondamentale per comprendere la formazione e l’evoluzione della nostra galassia. NGC 1605 è stato scoperto nel 1786 da William Herschel. Un nuovo studio condotto da Denilso Camargo dell’Universidade Federal do Rio Grande do Sul, Porto Alegre, Brasile, suggerisce che NGC 1605 sia in realtà composto da due ammassi aperti differenti. NGC 1605 potrebbe essere il primo ammasso aperto binario scoperto nella nostra Via Lattea.

Nell’immagine NGC 1605, visibile con un piccolo telescopio nella Costellazione di Perseo Image via BFCSpace.com

Sembra che i due ammassi, chiamati NGC 1605a e NGC 1605b, siano in corso di fusione. Gli incontri ravvicinati tra ammassi sono piuttosto rari, di conseguenza è molto difficile osservare un ammasso binario. Ma ancora più raro è che i due oggetti evolvano fondendosi in un unico ammasso. “In questo studio, si dimostra che l’ammasso aperto NGC 1605 è composto in realtà da due ammassi in corso di fusione, con evidenza di flussi mareali”, spiega Camargo. In effetti i due ammassi sfoggiano flussi di gas di gas e stelle che si allungano nello spazio lungo il percorso degli ammassi stessi: si tratta di code mareali che si sono formate in seguito a interazioni gravitazionali tra gli oggetti. Lo studio, in via di pubblicazione su Astrophysical Journal, si basa su osservazioni del satellite Gaia dell’ESA e del telescopio spaziale nell’infrarosso WISE della NASA.

Grazie ai dati dei due telescopi, Camargo ha esaminato attentamente NGC 1605, scoprendo che in realtà è formato da due ammassi. Uno degli oggetti ha un’età di 2 miliardi di anni, mentre l’altro si è formato 600 milioni di anni fa. Questa differenza di età suggerisce che NGC 1605a e NGC 1605b si siano formati da due diverse nubi molecolari giganti, per poi transitare uno accanto all’altro, avvicinandosi tanto tra loro da interagire gravitazionalmente. Attualmente i due ammassi sono così vicini che le loro popolazioni stellari si sovrappongono, risultando mischiate all’interno di una vasta area circostante, inclusa la regione centrale di ognuno dei due oggetti. Sembra che la distanza tra i nuclei al centro di NGC 1605a e NGC 1605b sia di appena 5,9 anni luce.

Secondo Camargo, durante l’incontro ravvicinato tra gli ammassi alcuni raggruppamenti stellari sono stati trascinati via dall’ammasso di appartenenza a causa di interazioni gravitazionali: queste sottostrutture stanno andando a formare nuovi ammassi stellari più piccoli, distribuiti lungo le code mareali che segnano il percorso di NGC 1605a e NGC 1605b. In conclusione, Camargo sottolinea che NGC 1605 è il primo ammasso aperto binario noto nella Via Lattea e pertanto costituisce un obiettivo importante per futuri studi riguardanti la formazione delle coppie di ammassi e la nascita di ammassi più grandi in seguito a fusioni.

Nell’immagine ripresa dal telescopio Hubble una coppia di ammassi stellari in processo di fusione tra loro. Gli ammassi aperti appartengono alla Nebulosa Tarantola, situata nella Grande Nube di Magellano, la principale galassia nana satellite della Via Lattea
Credit: NASA, ESA, and E. Sabbi (ESA/STScI)

https://ui.adsabs.harvard.edu/abs/2021arXiv210914664C/abstract

https://phys.org/news/2021-10-ngc-binary-cluster.html