Meraviglie Galattiche Rivelate

Meraviglie Galattiche Rivelate

Utilizzando il radiotelescopio sudafricano MeerKAT, gli astronomi hanno scoperto in una regione di cielo relativamente piccola due radiogalassie giganti, tanto immense da poter essere annoverate tra i più grandi oggetti singoli nell’Universo.

L’intensa emissione di onde radio delle radiogalassie è dovuta alla presenza di un buco nero supermassiccio, tipicamente della massa di molti milioni di soli. Gas e polveri vengono inghiottiti dal buco nero, provocando il rilascio di enormi quantità di energia, focalizzata in due getti di particelle, che viaggiano in opposte direzioni a velocità prossime a quella della luce. Man mano che i getti attraversano la galassia generano lobi radio interagendo con il gas presente nella galassia stessa.
Le radiogalassie sono piuttosto comuni nell’Universo, ma soltanto poche centinaia di esse sfoggiano getti radio che si allungano nello spazio per oltre 2 milioni di anni luce, una ventina di volte la dimensione della Via Lattea. Sistemi così immensi vengono chiamati ‘radiogalassie giganti’. Nonostante la scarsità di questi enormi sistemi, gli autori dello studio ne hanno scoperti due in una regione di cielo davvero piccola. “Abbiamo individuato queste radiogalassie giganti in una regione che si estende per appena 4 volte la dimensione apparente della Luna piena”, spiega Jacinta Delhaize dell’University of Cape Town, a guida dello studio pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Nell’immagine le due radiogalassie giganti scoperte dal telescopio MeerKAT: sullo sfondo cielo in luce ottica è sovrapposta in rosso la radioemissione delle enormi galassie Credit I. Heywood (Oxford/Rhodes/SARAO)

Sulla base delle nostre attuali conoscenze relative alla densità delle radiogalassie giganti in cielo, la probabilità di scoprirne due in questa regione è inferiore allo 0,0003 percento. “Questo significa probabilmente che le radiogalassie giganti sono molto più diffuse del previsto”, afferma Matthew Prescott dell’University of the Western Cape, coautore dello studio. “Queste due galassie sono speciali perché sono tra le più grandi conosciute. Si estendono per oltre 2 Mega-parsec, circa 6,5 milioni di anni luce o 62 volte la dimensione della Via Lattea. Eppure sono più deboli rispetto ad altre della stessa dimensione. Riteniamo che potrebbero esistere molte altre galassie come queste”.

Il motivo per cui così poche radiogalassie abbiano dimensioni tanto immense rimane un mistero. Si ritiene che quelle giganti siano anche le radiogalassie più antiche, avendo avuto a disposizione tempo sufficiente perché i loro getti radio raggiungessero simili dimensioni. Se questa ipotesi è corretta, dovrebbero esistere molte più radiogalassie giganti rispetto a quelle attualmente conosciute. Le due radiogalasdie giganti sono state individuate nelle nuove mappe radio del cielo create tramite la survey MeerKAT International Gigahertz Tiered Extragalactic Exploration (MIGHTEE), che utilizza il radiotelescopio sudafricano MeerKAT.

Nell’immagine composita la galassia Centaurus A. Sono evidenti i lobi radio generati dal nucleo attivo centrale.
Credit: ESO/WFI (Optical); MPIfR/ESO/APEX/A.Weiss et al. (Submillimetre); NASA/CXC/CfA/R.Kraft et al. (X-ray)

https://ras.ac.uk/news-and-press/research-highlights/cosmic-beasts-and-where-find-them