18 Dic 2020 Radioemissioni da un Esopianeta
Un team internazionale di scienziati, utilizzando un array di radiotelescopi, ha captato impulsi radio provenienti dalla Costellazione di Boote. È la prima volta che viene rilevata una possibile emissione radio da un pianeta al di là del Sistema Solare, un gigante gassoso a 51 anni luce da noi. I risultati sono pubblicati su Astronomy & Astrophysics.
Jake D. Turner della Cornell University afferma: “Il segnale proviene dal sistema Tau Boötes, contenente una stella binaria e un esopianeta. Ipotizziamo si tratti di un’emissione del pianeta. In base alla forza e alla polarizzazione del segnale radio e al campo magnetico del pianeta, l’ipotesi è compatibile con le previsioni teoriche”.
“Se confermata da osservazioni future, questa rilevazione radio apre una nuova finestra sugli esopianeti, fornendoci un nuovo modo di esaminare mondi alieni a decine di anni luce di distanza”, spiega Ray Jayawardhana, tra gli autori dello studio. Turner e i suoi colleghi hanno utilizzato la rete di radiotelescopi Low Frequency Array (LOFAR) nei Paesi Bassi per scoprire lampi di emissione radio da un sistema stellare che ospita un gioviano caldo, un gigante gassoso simile a Giove in orbita molto ravvicinata alla sua stella. Il team ha osservato altri potenziali esopianeti capaci di emettere in banda radio nei sistemi 55 Cancri e Upsilon Andromedae, ma soltanto Tau Boötes ha mostrato una significativa firma radio, che può rivelare indizi fondamentali sul campo magnetico del pianeta.
L’analisi del campo magnetico di un esopianeta permette agli astronomi di indagare sulle proprietà del suo interno e della sua atmosfera, così come sui processi fisici alla base delle interazioni stella-pianeta. Il campo magnetico terrestre ci protegge dai pericoli del vento solare, rendendo il pianeta abitabile. “Il campo magnetico di pianeti simili alla Terra può contribuire alla loro possibile abitabilità, mantenendo uno scudo atmosferico per il vento solare e i raggi cosmici e proteggendo il pianeta dalla perdita di atmosfera”, spiega Turner. Due anni fa il team ha esaminato l’emissione radio di Giove, ideando un modello per individuare possibili segnali da esopianeti giganti, distanti tra 40 e 100 anni luce da noi. I segnali radio emessi da Giove provengono da nubi di particelle elettricamente cariche intrappolate nel campo magnetico del gigante.
Dopo oltre 100 ore di osservazioni radio, i ricercatori sono riusciti a individuare la firma del segnale atteso in Tau Boötes. “Abbiamo imparato dal nostro Giove come possa apparire questo tipo di rilevazione. L’abbiamo cercata e l’abbiamo trovata”, afferma Turner. Tuttavia, dal momento che la firma è debole, permangono alcune incertezze sulla reale provenienza del segnale. Saranno necessarie ulteriori osservazioni per analizzare più approfonditamente il sistema in banda radio.
Nell’immagine rappresentazione artistica del sistema: le linee che rappresentano il campo magnetico invisibile proteggono il gioviano caldo dal vento stellare
Credit Jack Madden/Cornell University
https://news.cornell.edu/stories/2020/12/cornell-postdoc-detects-possible-exoplanet-radio-emission