Le Stranezze di un Pianeta Rovente

Le Stranezze di un Pianeta Rovente

Il gigante gassoso KELT-9 b, in orbita estremamente ravvicinata alla sua stella, è uno dei pianeti più caldi conosciuti. Utilizzando osservazioni del satellite TESS, gli astronomi hanno ricavato indizi fondamentali sul complesso balletto in atto nell’insolito sistema. Lo studio è pubblicato su The Astronomical Journal.

“Le stranezze sono parecchie in KELT-9 b. È un pianeta gigante in orbita molto ravvicinata, quasi polare, attorno ad una stella in rapida rotazione. Queste caratteristiche rendono difficile la nostra capacità di comprendere la stella e i suoi effetti sul pianeta”, spiega John Ahlers dell’Universities Space Research Association a Columbia, Maryland. KELT-9 b, situato a circa 670 anni luce da noi nella Costellazione del Cigno, è stato scoperto nel 2017 grazie al metodo del transito, che rileva il periodico calo di luce stellare dovuto al passaggio del pianeta di fronte alla sua stella.

In seguito, tra Giugno e Settembre 2019 la missione TESS ha osservato 27 transiti del pianeta, effettuando misurazioni ogni due minuti. I dati hanno permesso al team di ricavare un modello dell’insolita stella e del suo impatto sul mondo alieno. KELT-9 b è un gigante gassoso circa 1,8 volte più grande di Giove e 2,9 volte più massiccio. Il pianeta rivolge sempre la stessa faccia alla stella, attorno alla quale orbita in appena 36 ore. L’orbita di tipo polare lo porta a passare quasi direttamente al di sopra dei poli della stella. KELT-9 b riceve dalla sua stella una quantità di energia 44.000 volte superiore a quella che la Terra riceve dal Sole: la temperatura del lato diurno del pianeta raggiunge temperature cocenti, pari a 4.300 gradi Centigradi, superiori alla temperatura superficiale di alcune stelle. Il calore intenso fa sì che l’atmosfera del pianeta evapori via via nello spazio.

La stella è due volte più grande del Sole e più calda del 56 percento. Ruota su se stessa 38 volte più rapidamente rispetto alla nostra stella, completando un intero giro in appena 16 ore. Questa rapida rotazione distorce la sua forma, appiattendola ai poli e gonfiando la regione equatoriale. Avendo una gravità superficiale superiore, i poli della stella hanno temperatura più elevata e maggiore luminosità, mentre la regione equatoriale è più fredda e più fioca. Questo fenomeno, chiamato oscuramento gravitazionale, fa sì che la differenza di temperatura attraverso la superficie stellare raggiunga valori di 800 gradi Centigradi.

Ad ogni orbita, KELT-9 b sperimenta per due volte l’intera gamma di temperature stellari, soggetto a un’insolita sequenza di stagionalità: una sorta di ‘estate’ quando si trova al di sopra di ogni calda regione polare della stella e un ‘inverno’ ogni volta che passa al di sopra delle regioni stellari più fredde. In tutto, due estati e due inverni per ogni anno del pianeta. Considerando che un anno di KELT-9 b è lungo appena 36 ore, ogni stagione dura soltanto 9 ore. “I livelli variabili di energia ricevuti dalla sua stella producono sul pianeta un’atmosfera estremamente dinamica”, afferma Knicole Colón, tra gli autori dello studio. Le particolari caratteristiche del sistema hanno permesso al team di analizzare la temperatura e i cambiamenti di luminosità attraverso la superficie stellare. “Fra i sistemi planetari che abbiamo studiato attraverso l’oscuramento gravitazionale, gli effetti su KELT-9 b sono di gran lunga i più spettacolari”, conclude Jason Barnes dell’University of Idaho.

Nell’immagine rappresentazione artistica del sistema
Credit: NASA’s Goddard Space Flight Center/Chris Smith (USRA)

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2020/nasa-s-tess-delivers-new-insights-into-an-ultrahot-world