Stelle di Passaggio nel Sistema Solare

Stelle di Passaggio nel Sistema Solare

Il nostro Sole ha avuto incontri ravvicinati con altre stelle in passato: sembra che più o meno ogni 50.000 anni una stella vagante passi nelle vicinanze del Sistema Solare, in gran parte senza particolari conseguenze. La più famosa di queste intruse stellari è la Stella di Scholz. Ma un incontro ravvicinato più sconvolgente potrebbe verificarsi in un futuro non troppo lontano.

Circa 70.000 anni fa, quando già gli uomini camminavano sulla Terra compiendo grandi migrazioni, questa stella rossastra è giunta molto vicino a noi, sfiorando il Sistema Solare e disturbando l’orbita di oggetti della nube di Oort. In uno studio del 2015 gli astronomi hanno verificato che il moto di alcuni degli innumerevoli asteroidi e comete che popolano quelle lontane regioni è stato perturbato dall’incontro stellare. La stella di Scholz, così chiamata dal nome dell’astronomo tedesco che l’ha scoperta, è passata a meno di un anno luce di distanza dal Sole, entrando circa 70.000 anni fa nella nube di Oort, un’immensa riserva di oggetti trans-nettuniani ai confini estremi del Sistema Solare. Attualmente la stella, in realtà un sistema binario formato da una nana rossa con massa circa il 9 percento di quella solare e una nana bruna più piccola e molto meno luminosa, si trova a quasi 20 anni luce da noi.

La stella di Scholz è relativamente piccola e in rapido movimento, caratteristiche che potrebbero aver reso minimo il suo impatto sul Sistema Solare. Ma negli ultimi anni gli astronomi hanno scoperto che questi incontri ravvicinati stellari potrebbero essere più frequenti del previsto. Il passaggio della Stella di Scholz nel Sistema Solare non è stato il primo evento di questo genere, e non sarà l’ultimo. In effetti, potrebbe avvenire un incontro stellare ravvicinato molto più sconvolgente in un futuro non troppo lontano. “La Stella di Scholz probabilmente non ha avuto un grande impatto, ma potrebbero esserci molte altre stelle che sono passate attraverso le periferie del Sistema Solare, molto più massicce”, afferma Eric Mamajek del Jet Propulsion Laboratory della NASA.

Nel frattempo altri astronomi hanno continuato a indagare sui moti stellari grazie ai dati del satellite Gaia dell’ESA. Nel 2018 un team guidato da Coryn Bailer-Jones del Max Planck Institute for Astronomy ha utilizzato le osservazioni di Gaia per cercare futuri incontri ravvicinati tra il Sole e altre stelle. I ricercatori hanno scoperto quasi 700 stelle che passeranno entro 15 anni luce di distanza dal Sistema Solare nel giro dei prossimi 15 milioni di anni. In realtà, la grande maggioranza degli incontri ravvicinati devono essere ancora scoperti, ma si ritiene che una ventina di stelle potrebbero passare entro un paio di anni luce di distanza da noi ogni milione di anni.

Tuttavia “lo spazio è grande”, evidenzia Mamajek. “Statisticamente gran parte di quelle stelle dovrebbero passare oltre i confini esterni del Sistema Solare”. Incontri come quello con la Stella di Scholz potrebbero essere comuni, ma soltanto pochi sarebbero abbastanza vicini da provocare sconvolgimenti nell’orbita di un numero significativo di comete. Nondimeno, qualche stella potrebbe arrivare sorprendentemente vicino a noi e, se fosse abbastanza grande, passando attraverso i confini della Nube di Oort, la remota nube sferica ricca di comete e residuo della nebulosa solare primordiale, potrebbe davvero portare scompiglio nel nostro sistema.

Molte stelle passeranno vicino alla Nube di Oort, ma, a quanto ne sappiamo, solo una ne attraverserà i confini esterni entro un paio di milioni di anni Credit: Roen Kelly

Secondo un altro studio del 2016 basato sui dati di Gaia, una stella chiamata Gliese 710 passerà ad una distanza inferiore a 10.000 unità astronomiche dal Sole, ben all’interno della Nube di Oort, tra meno di 1,4 milioni di anni. Con una massa metà di quella solare, Gliese 710 è molto più grande della Stella di Scholz, pertanto la sua gravità potrebbe disturbare pesantemente le orbite dei corpi ghiacciati nella Nube di Oort, spedendo potenzialmente un buon numero di comete verso il Sistema Solare interno. E mentre la Stella di Scholz è così piccola da essere difficilmente visibile in cielo, Gliese 710 è più grande della stella attualmente più vicina al Sole, Proxima Centauri. Pertanto quando Gliese 710 raggiungerà il punto più vicino alla Terra, rappresenterà un meraviglioso spettacolo, presentandosi come una luce arancio più brillante di ogni altra stella nel cielo notturno.

Nell’immagine rappresentazione artistica della Stella di Scholz e della sua compagna nana bruna. Il nostro Sole brilla sullo sfondo
Credit Michael Osadciw/University of Rochester

https://astronomy.com/news/2020/05/wandering-stars-brush-past-our-solar-system-surprisingly-often