Echi di un Ruggito Energetico di Sagittarius A*

Echi di un Ruggito Energetico di Sagittarius A*

Un team internazionale di astronomi ha scoperto una delle strutture più vaste mai osservate nel centro della Via Lattea: una coppia di bolle immense che emettono in banda radio e si innalzano per centinaia di anni luce al di sopra e al di sotto del cuore della nostra galassia. Secondo gli scienziati, le formazioni simili a una clessidra, tali da eclissare tutte le altre strutture radio nel centro galattico, derivano probabilmente da un’eruzione incredibilmente energetica avvenuta nei pressi del buco nero supermassiccio della Via Lattea, pochi milioni di anni fa. Lo studio relativo è pubblicato su Nature.

Ian Heywood dell’University of Oxford e i suoi colleghi hanno utilizzato il telescopio MeerKAT del South African Radio Astronomy Observatory (SARAO) per mappare ampie regioni del centro galattico, conducendo osservazioni a lunghezze d’onda attorno ai 23 centimetri. Le emissioni radio di questo tipo sono generate nel corso di un processo noto come radiazione di sincrotrone, in cui gli elettroni sono accelerati interagendo con potenti campi magnetici. La luce radio osservata da MeerKAT penetra le dense nubi di polveri che bloccano la luce visibile nel centro galattico.

“Il centro della nostra galassia è relativamente calmo se confrontato con altre galassie in cui si annidano buchi neri centrali molto attivi. Tuttavia, il buco nero centrale della Via Lattea può diventare insolitamente attivo, accendendosi quando divora periodicamente massicci addensamenti di gas e polveri. È possibile che una tale frenesia alimentare abbia innescato potenti eruzioni che hanno gonfiato queste strutture mai viste prima”, spiega Heywood. Avendo esaminato l’estensione e la morfologia quasi identica delle bolle gemelle, gli scienziati ritengono di aver individuato prove di una violenta eruzione che nel corso di un breve periodo di tempo ha impattato sul mezzo interstellare lungo opposte direzioni.

Si tratta di una vera e propria “registrazione fossile” che permette agli scienziati di chiarire la storia del centro galattico e del buco nero supermassiccio che vi si annida. Anche se la struttura ha un’età di alcuni milioni di anni, è ancora possibile osservarla e dedurre informazioni sulla sua provenienza. Il fatto di studiare il nostro buco nero supermassiccio, il più vicino a noi, ci permette di apprendere maggiori informazioni su come si alimentano i buchi neri in generale e su come possono influenzare l’ambiente galattico circostante.

“La forma e la simmetria di quello che abbiamo osservato suggerisce fortemente che pochi milioni di anni fa sia avvenuto un evento incredibilmente potente vicino al buco nero supermassiccio della nostra galassia. Questa eruzione è stata innescata probabilmente da gas interstellare in caduta nel buco nero, o da una massiccia esplosione di formazione stellare che ha spedito onde d’urto attraverso il centro galattico. In effetti, questo evento ha gonfiato bolle energetiche nel gas caldo e ionizzato vicino al centro galattico, energizzandolo e generando onde radio rilevabili dalla Terra”, spiega William Cotton, tra gli autori dello studio.

“Queste bolle enormi sono rimaste finora nascoste nel bagliore dell’emissione radio brillante dal centro galattico. Tirare fuori le bolle dal ‘rumore’ di fondo è stato un ‘tour de force’ tecnico, reso possibile dalle caratteristiche uniche di MeerKAT. Con questa inattesa scoperta siamo testimoni, nella Via Lattea, di una nuova manifestazione di deflussi di materia ed energia su scala galattica, regolati dal buco nero centrale”, conclude Fernando Camilo, tra gli autori dello studio.

Nell’immagine rappresentazione artistica di bolle nel centro galattico
Credit: Julie Turner, Vanderbilt University

http://www.ox.ac.uk/news/2019-09-11-towering-balloon-features-discovered-near-centre-milky-way