La Nascita delle Stelle: un Dono delle Piccole Galassie

La Nascita delle Stelle: un Dono delle Piccole Galassie

Un nuovo studio, pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, suggerisce che le galassie nane, come le nostre vicine Nubi di Magellano, abbiano un ruolo decisivo nel rifornire di nuove riserve di gas, necessario alla formazione stellare, le grandi galassie come la Via Lattea.

“Abbiamo questa enorme riserva di carburante per la formazione stellare conservata nelle piccole galassie, pronta ad essere strappata via da un altro sistema”, afferma Mary Putman della Columbia University. Le galassie nane, che ospitano pochi milioni di stelle, sono offuscate da galassie più grandi come la Via Lattea, ma quello che manca loro in grandezza e luminosità, lo recuperano in quantità di materiale a disposizione per formare stelle. Si ritiene che l’idrogeno gassoso di cui sono ricche la Grande e la Piccola Nube di Magellano, e le galassie nane simili, giochi un ruolo chiave nella nascita di nuove stelle nel cosmo.

Per esplorare il potenziale di formazione stellare delle coppie di galassie nane, un team guidato da Sarah Pearson si è rivolto a una coppia di galassie chiamate NGC 4490 e NGC 4485, situata a 23 milioni di anni luce di distanza dalla Terra. NGC 4490, simile alla Grande Nube di Magellano, è varie volte più grande della sua compagna galattica. Ma la sua posizione isolata permette ai ricercatori di simulare la sua fusione con NGC 4485 senza dover tenere in conto l’influenza gravitazionale di una grande galassia come la Via Lattea. Nel corso delle simulazioni, i ricercatori hanno osservato la galassia più grande strappare via gas dalla compagna più piccola. Man mano che la coppia si avvicinava sempre più, la coda gassosa della galassia più piccola veniva trascinata sempre più lontano, una conferma dell’ipotesi che il flusso gassoso diretto verso la Via Lattea, proveniente dalle Nubi di Magellano, appartenga in realtà alla Piccola Nube.

Durante la simulazione, molto tempo dopo la collisione tra NGC 4490 e la sua piccola compagna, nonché la successiva fusione delle due in una sola galassia, il gas un tempo appartenente alle galassie ha continuato ad espandersi. Il team ha scoperto che, in un tempo pari a 5 miliardi di anni, le code gassose della coppia dovrebbero estendersi su una distanza di ben un milione di anni luce.

Quando i ricercatori hanno confrontato i loro risultati con osservazioni reali della coppia NGC 4490/4485 effettuate da telescopi, i dati erano coerenti, indicazione dell’accuratezza del modello. È importante conoscere i processi alla base della diffusione e del riciclo del gas capace di formare stelle nell’Universo. Quando le Nubi gassose diventano più estese, il gas diviene meno denso ed è più facile che venga catturato e inglobato in una grande galassia, fornendole nuovo carburante per la nascita stellare. La simulazione suggerisce che il processo di dispersione abbia contribuito a far sì che la Via Lattea si appropriasse di parte del gas della Piccola Nube di Magellano, e che questo trasferimento di materia sia un processo comune nel cosmo.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine la Grande Nube di Magellano si staglia sull’osservatorio di Las Campanas, in Cile
Image Credit & Copyright Yuri Beletsky

https://phys.org/news/2018-08-pairs-small-colliding-galaxies-seed.html