Una Vasta Popolazione di “Mondi Oceano” nella Via Lattea

Una Vasta Popolazione di “Mondi Oceano” nella Via Lattea

Secondo gli scienziati l’acqua potrebbe essere una componente fondamentale dei pianeti con dimensione tra due e quattro volte quella della Terra. Lo studio potrebbe avere implicazioni per la ricerca della vita nella nostra galassia.

Nuove analisi dei dati raccolti dal telescopio Kepler e dalla missione Gaia indicano che molti fra gli esopianeti conosciuti potrebbero essere composti di acqua fino al 50 percento. “È un’enorme sorpresa realizzare che potrebbero esserci così tanti mondi oceano”, afferma Li Zeng della Harvard University, a guida dello studio. Sebbene oltre il 70 percento della superficie della Terra sia coperta di acqua, quest’ultima conta solo per circa lo 0,05 percento della massa terrestre totale. Gli scienziati hanno scoperto che molti dei pianeti scoperti finora rientrano, in quanto a dimensioni, in due categorie: quelli con raggio attorno a 1,5 volte quello terrestre e quelli con raggio attorno a 2,5 volte quello terrestre. Ora un team di ricercatori ha sviluppato un modello della loro struttura interna, analizzandoli grazie a misurazioni della loro massa e del loro raggio. I risultati indicano che i pianeti con raggio circa 1,5 volte quello terrestre tendono a essere rocciosi (con massa tipicamente 5 volte quella terrestre), mentre i pianeti con raggio circa 2,5 volte quello terrestre (e massa attorno a 10 volte quella della Terra) sono probabilmente mondi oceano.

Secondo i ricercatori tali mondi oceano avrebbero una superficie avvolta da un’atmosfera ricca di vapor d’acqua, con uno strato di acqua liquida sottostante. Spostandosi più in profondità, l’acqua si trasformerebbe in ghiaccio ad alta pressione, prima di arrivare al nucleo solido roccioso. I dati dello studio indicano che circa il 35 percento di tutti i pianeti noti più grandi della Terra potrebbero essere ricchi di acqua. Il futuro telescopio James Webb potrà essere in grado di caratterizzare l’atmosfera di alcuni tra questi mondi. Sara Seager del Massachusetts Institute of Technology e science director della missione TESS, che si propone di andare a caccia di nuovi esopianeti, afferma: “È entusiasmante pensare che gli enigmatici esopianeti di taglia intermedia potrebbero essere mondi oceano dotati di vaste quantità di acqua. Osservazioni future delle loro atmosfere potranno forse confermare o smentire le nuove scoperte”.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine rappresentazione artistica di un “mondo oceano” con satelliti
Credit Wikipedia

https://phys.org/news/2018-08-water-worlds-common-exoplanets-vast-amounts.html