Stelle Vittime di uno Sfratto Galattico

Stelle Vittime di uno Sfratto Galattico

Gli astronomi hanno preso in esame una piccola popolazione di stelle che risplende nell’alone della Via Lattea, scoprendo che le famiglie stellari sono state espulse dal disco galattico, e non derivano, come si pensava, dalla distruzione di galassie nane satelliti che in passato si sono scontrate con la nostra galassia.

Le stelle nell’alone non sembrano distribuite a caso, al contrario molte sono raggruppate in gigantesche strutture, immensi flussi di stelle, che si ritiene siano segni del tumultuoso passato della Via Lattea, detriti rimasti in seguito alla distruzione di galassie più piccole che hanno colliso in passato con la nostra galassia.

Ora un team internazionale di astronomi, guidato da Maria Bergemann del Max Planck Institute for Astronomy a Heidelberg, ha scoperto che alcune di queste strutture nell’alone non rappresentano i detriti di galassie invadenti, ma hanno origine piuttosto dal disco stesso della Via Lattea. Gli scienzati hanno analizzato le proprietà di 14 stelle posizionate in due strutture differenti nell’alone galattico, Triangulum-Andromeda (Tri-And) e A13, che si trovano su parti opposte del piano della galassia, circa 14000 anni luce al di sopra e al di sotto del disco.

Il team ha presentato la prima analisi dettagliata delle abbondanze chimiche di queste stelle, grazie a spettri ad alta risoluzione ottenuti con i telescopi Keck e VLT (Very Large Telescope, ESO). Confrontando le composizioni chimiche di queste stelle con quelle individuate in altre strutture, sorprendentemente gli scienziati hanno scoperto che le composizioni chimiche sono quasi identiche, e corrispondono molto bene a quelle delle stelle che risplendono nel disco galattico. Di conseguenza le stelle analizzate sarebbero state “sfrattate” dal disco della Via Lattea, piuttosto che provenire da galassie nane distrutte.

Ma come hanno potuto queste stelle sfrattate raggiungere posizioni così estreme al di sopra e al di sotto del disco? La migrazione stellare potrebbe essere dovuta a oscillazioni dell’intero disco, in seguito a interazioni mareali dell’alone di materia oscura e del disco della Via Lattea con una massiccia galassia nana di passaggio. I risultati del team, pubblicati su Nature, forniscono la prova finora più evidente delle oscillazioni del disco della Via Lattea e sono particolarmente interessanti, dimostrando che il disco galattico e la sua dinamica sono molto più complessi del previsto.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine rappresentazione artistica di flussi stellari nella Via Lattea
Image credit: NASA / JPL-Caltech / R. Hurt, SSC & Caltech.

https://phys.org/news/2018-02-stars-milky-cosmic-space-invaders.html