Un Pianeta Gigante con Nevicate Notturne al Titanio

Un Pianeta Gigante con Nevicate Notturne al Titanio

 

Grazie ad osservazioni del telescopio Hubble sono state studiate le insolite caratteristiche atmosferiche di Kepler-13Ab, un esopianeta situato a circa 1730 anni luce dalla Terra che nessuno potrebbe voler andare a visitare: il suo lato diurno è rovente, con temperature infernali, mentre sul lato notturno imperversano precipitazioni nevose di ossido di titanio.

Il pianeta infatti presenta un lato sempre rivolto verso la sua stella, alla quale è molto vicino, mentre l’altro è perennemente in ombra. Il team ha selezionato Kepler-13Ab perché si tratta di uno dei più caldi tra i pianeti conosciuti, con una temperatura sul versante diurno di oltre 2000 gradi Celsius. Gli astronomi suggeriscono che venti potenti portino l’ossido di titanio intorno al lato notturno più freddo, dove condensa in fiocchi cristallini, forma nubi e precipita come neve. La notevole gravità superficiale di Kepler-13Ab, sei volte maggiore di quella di Giove, spinge la neve di ossido di titanio fuori dall’alta atmosfera e la intrappola nella bassa atmosfera.

Gli astronomi utilizzando Hubble non hanno cercato specificamente l’ossido di titanio, ma il team ha osservato che l’atmosfera del pianeta gigante è più fredda ad elevate altitudini, il che è contrario al previsto. Questa scoperta porta i ricercatori alla conclusione che l’ossido di titanio, che comunemente si trova in gioviani caldi, sia stato rimosso dall’atmosfera del lato diurno. Le osservazioni di Hubble rappresentano la prima volta in cui gli astronomi hanno rilevato questo processo di precipitazione, chiamato “cold trap”, su un esopianeta. Senza la presenza dell’ossido di titanio ad assorbire la luce stellare in arrivo sul lato diurno, per poi reirradiarla come calore, la temperatura atmosferica diventa più fredda con l’aumentare dell’altitudine.

Questo tipo di osservazioni mette in evidenza la complessità della composizione atmosferica degli esopianeti e potrebbe essere applicabile per studiare pianeti di dimensione terrestre al fine di analizzarne la possibile abitabilità. Pensando al futuro, una volta che gli astronomi saranno in grado di osservare le atmosfere di candidati pianeti abitabili, i modelli sviluppati in studi come questo forniranno metodi migliori per interpretare le osservazioni.
[ Barbara Bubbi ]

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2017/hubble-observes-exoplanet-that-snows-sunscreen

Credits: NASA, ESA, and G. Bacon (STScI)