Tinta rossa per i quasar

Tinta rossa per i quasar

 

Le galassie si sono formate e sono cresciute miliardi di anni fa accumulando gas dall’ambiente circostante, o collidendo e fondendosi con altre giovani galassie. Si ritiene che queste fasi precoci dell’assemblamento delle galassie siano state accompagnate da episodi di rapida e intensa formazione stellare, noti come starbust, e rapida crescita di un buco nero supermassiccio nei centri galattici.

Stiamo parlando di galassie molto attive nella formazione stellare, finché un buco nero che ingoia avidamente materia nel nucleo galattico, un quasar, inibisce ulteriormente la nascita delle stelle.

Una nuova ricerca, guidata da Frederick Hamann, dell’University of California, Riverside, descrive la scoperta di una particolare popolazione di quasar estremamente rossi, rilevati grazie a Baryon Oscillation Sky Survey (BOSS) nell’ambito della Sloan Digital Sky Survey (SDSS). Lo studio è stato pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

I quasar possono emettere materiale ad alte velocità, probabilmente regolando la formazione stellare nelle loro galassie ospiti. Tuttavia molti aspetti di questo schema evolutivo non sono ben compresi. I quasar parzialmente oscurati dalla polvere, che arrossa la loro luce in modo simile a quando si osserva il Sole al tramonto sulla Terra, potrebbero fornire fondamentali informazioni sull’evoluzione galattica nel giovane Universo.

Lo scopo principale di questo studio è stato determinare la dimensione della popolazione di quasar estremamente rossi e caratterizzare le sue proprietà basilari paragonandole alla più vasta popolazione di quasar. I quasar sono stati selezionati per lo studio a causa del colore della luce emessa, ma le analisi di Hermann e dei ricercatori rivelano proprietà singolari consistenti con uno stadio evolutivo giovane e particolare. Nel caso specifico, i flussi generati da questi quasar hanno un’incidenza particolarmente elevata sull’evoluzione delle loro galassie ospiti.

Gli ambienti gassosi attorno ai buchi neri sembrano molto più estesi e più energetici rispetto a quello dei “normali” quasar, fatto che potrebbe accadere in periodi particolari quando giovani galassie ricche di gas gettano un’enorme quantità di materiale nei buchi neri centrali, venendo a formare una varietà molto esotica di quasar. Sono necessari ulteriori studi per esaminare la popolazione di questi particolari quasar e comprendere la loro relazione con gli altri quasar e, probabilmente, con una fase giovane e particolarmente violenta dell’evoluzione delle galassie.

http://phys.org/news/2016-11-extremely-reddened-quasars-extinguish-star.html

Credit: ESO/M. Kornmesser