Miliardi di stelle nane

Miliardi di stelle nane

Due studentesse di astronomia della Leiden University hanno mappato per la prima volta l’intera Via Lattea relativamente alle stelle nane in essa presenti. Hanno trovato che ci sono un totale di 58 miliardi di stelle nane, il sette per cento delle quali risiede nelle regioni esterne della nostra galassia. Questo risultato è il modello più completo mai realizzato per la distribuzione di queste stelle. I risultati sono stati pubblicati su Monthly Notices della Royal Astronomical Society.

La Via Lattea è costituita da un disco relativamente piatto con stelle luminose ravvicinate, da un bulge al centro, e da un alone, una sfera di stelle con una densità molto più bassa intorno. Gli astronomi ritengono che l’alone galattico sia il residuo delle prime galassie che si sono fuse insieme per formare la nostra galassia. Per ricostruire esattamente l’aspetto della Via Lattea, gli astronomi hanno in precedenza ricavato mappe, utilizzando conteggi delle stelle nel cielo notturno.

Le studentesse di astronomia Isabel van Vledder e Dieuwertje van der Vlugt hanno utilizzato la stessa tecnica nella loro ricerca. Piuttosto che studiare stelle luminose, le due studentesse hanno utilizzato i dati ricavati dal telescopio spaziale Hubble relativamente a 274 stelle nane, che furono trovate dall’osservatorio orbitante mentre era alla ricerca delle galassie più lontane nel giovane Universo.

Il particolare tipo di stella che hanno preso in considerazione sono le nane rosse di classe spettrale M. Le stelle nane sono sottodimensionate e spesso hanno una quantità di massa troppo piccola per poter bruciare l’idrogeno e risultano meglio visibili utilizzando telecamere ad infrarossi. Van Vledder commenta: “.. Gli astronomi ritengono che ci siano molte di queste stelle, il che le rende davvero molto adatte per la mappatura della galassia, anche se sono così difficili da trovare”. Per rilevare la distribuzione delle nane M, Van Vledder e Van der Vlugt hanno usato tre modelli di densità che gli astronomi utilizzano per descrivere il disco piatto e l’alone, sia separatamente che in combinazione.

Dalle posizioni delle 274 stelle nane M nel loro campione, van Vledder e Van der Vlugt hanno dedotto l’esistenza di 58 miliardi di stelle nane. Sono state anche in grado di stimare con precisione il numero di nane nell’alone, calcolando che fosse una frazione del 7 per cento, superiore a quello astronomi avevano in precedenza già trovato per l’intera Via Lattea.

I risultati delle studentesse sono importanti per la ricerca futura con il telescopio spaziale Euclid dell’ESA, il cui lancio è fissato per il 2020. Come Hubble, Euclid riprenderà immagini di tutto il cielo nel vicino infrarosso. Le studentesse, che hanno lavorato insieme agli astronomi Benne Holwerda, Matthew Kenworthy e Rychard Bouwens della Leiden, attendono le osservazioni della missione Euclid per ricavare un quadro ancora più accurato della Via Lattea.